"Nel ribadire la nostra volontà di portare all'attenzione del prefetto quanto successo all'ultimo consiglio provinciale, durante il quale il Presidente Peracchini ha commesso un atto politicamente gravissimo e antidemocratico interrompendo la discussione e impedendo la votazione della mozione e dell'ordine del giorno presentati sul digestore previsto a Saliceti, dichiariamo che saremo presenti alla commissione Ambiente indetta per venerdì pomeriggio solo ad una condizione", così Massimo Lombardi Consigliere Provinciale Rifondazione Comunista, Giacomo Cappiello e Simone Regoli Consiglieri Provinciali Partito Democratico e Dina Nobili Consigliera Provinciale Italia Viva in una nota.
"Questa si traduce nella nostra richiesta che, prima della stessa, il Presidente Peracchini si assuma l'onere di convocare ufficialmente il prossimo consiglio provinciale, inserendo nell'ordine dei lavori la mozione e l'ordine del giorno in questione".
"Riteniamo che solo con questo presupposto, che appare sostanziale, prioritario e quanto mai necessario, un approfondimento tecnico della commissione possa ritenersi davvero utile e prodromico ad una metodologia di lavoro che sia realmente efficace".
"Senza questa garanzia, la commissione si rivelerebbe solo una inutile perdita di tempo, esclusivamente strumentale e servente ad evitare di affrontare il tema in Consiglio Provinciale: noi non abbiamo intenzione di avallare una simile scelta, rendendoci partecipi di un teatrino che riteniamo lontano ed incompatibile con il nostro modo di intendere non solo il consesso istituzionale, ma anche il concetto stesso di rappresentanza e, più in generale, della Politica".