Un cambio di passo e una nuova opportunità sulle sorti della centrale Eugenio Montale di Vallegrande emergono dopo l'intervento del Ministero della transizione ecologica.
Fino ad oggi infatti l'unica strada che Enel imponeva individuandola come unica possibile era la conversione dell'impianto a turbo gas, ma da oggi, a seguito dell'intervento del Ministero e della posizione della commissione di verifica dell'impatto ambientale, Enel è tenuta a descrivere alternative ragionevoli per fare convivere produttività e ambiente.
Al centro dunque di queste nuove valutazioni ci sono i temi di cui abbiamo sempre chiesto conto a Regione e Comune: Toti e Peracchini non possono più nascondersi, tocca a loro mettere intono ad un tavolo tutte quelle forze e quegli attori che furono coinvolti dalla passata amministrazione e cercare proposte e soluzioni che contribuiscano all'elaborazione di un grande progetto per quei 73 ettari.
Peracchini e la sua amministrazione sono riusciti a perdere 4 anni preziosi nonostante noi abbiamo cercato in ogni luogo e in ogni modo di dare spunti all'amministrazione per trovare una strada alternativa all'utilizzo dei fossili in una città che ha già dato davvero tanto in questi decenni.
Ora si apre una porta importantissima, che chi governa Regione e Comune ha il dovere di sfruttare.
Occorre che Peracchini scelga per una volta di fare il sindaco e tuteli davvero la comunità che ancora per un anno amministra.
Il nostro territorio non può permettersi altre ambiguità ha bisogno di scelte nette e di una visione chiara del futuro.
Antonella Franciosi, Federica Pecunia, Dina Nobili
Italia Viva