La terza commissione consiliare di oggi è stata l'occasione per fare il punto della situazione sulla Rsa Mazzini in Viale Alpi alla Spezia. Dopo la notizia dell’istituzione di una cabina di regia tra Asl5, l’amministrazione e i sindacati oggi è stato il tempo di guardare a due aspetti fondamentali: la continuità occupazionale dei lavoratori impiegati nella struttura (circa 120) e il futuro stesso della RSA, anche da un punto di vista gestionale e strutturale.
E’ stata proprio questa una delle richieste arrivate quest’oggi dai sindacati convocati nella terza commissione consiliare, la necessità di avere una road map per capire in quanto tempo i lavoratori potranno essere reinseriti nel percorso lavorativo. Una commissione, quella di oggi, che è arrivata proprio dopo l’incontro tra i vertici di Asl5, l’amministrazione e i sindacati avvenuto la scorsa settimana. “I due piani chiusi della Rsa comportano una perdita di ben 80 posti letto – ha sottolineato Luca Comiti (Cgil) – C’è da considerare anche che ad oggi sono impiegati pochi dei 120 lavoratori, la maggior parte sono in regime di cassa integrazione e FIS (fondo integrazione salariale). La preoccupazione è per il futuro, ci sarà un proseguimento da parte di KCS? Ci sono le condizioni per un eventuale affidamento al secondo classificato o c’è la possibilità di procedere verso la gara ponte, ipotesi che ci era stata ventilata settimana scorsa? Quali sono i tempi per arrivare al ripristino delle condizioni di normalità?”.
Uno snodo fondamentale per arrivare ad una soluzione per il futuro della struttura, come ricordato dai sindacati più volte, è anche la risposta del Suar (stazione unica appaltante regionale) in merito alla vecchia gara e al secondo classificato. “La situazione ad oggi è preoccupante – ha ribadito Mirko Talamone (Cisl) – E’ stata comunque tracciata una linea e si vuole mettere mano a questa situazione spinosa. Nell’incontro della scorsa settimana non abbiamo ricevuto risposte definitive perché lo spartiacque era la risposta che il Suar doveva dare ad Asl rispetto all’espletamento della vecchia gara che prevedeva il contatto del secondo classificato dopo la KCS. Entro questa settimana il Dott. Cavagnaro ci aveva prospettato una possibile risposta del Suar, In caso di impossibilità a riprendere il percorso attraverso quella strada, la proposta che ci avrebbero fatto è quella di riprendere la gestione da parte di Asl del terzo piano. Aspettiamo il via libera da parte del Suar, disponibili successivamente a siglare tutti i protocolli necessari per garantire la tenuta occupazionale. Il Dott. Cavagnaro, nel caso in cui Asl riprenda in mano la gestione del terzo piano e si intervenga con i lavori, paventava una forchetta di 6-8 mesi prima di riavere una struttura idonea a riaccogliere nel suo totale gli ospiti”.
Il problema principale è chiaramente la tempistica, soprattutto per quel che riguarda le forti preoccupazioni dei lavoratori della struttura. “Abbiamo una spada di Damocle del 31 marzo che sarebbe l’ultima data di KCS per restare al Mazzini, anche se è una situazione che noi ci stiamo dicendo ma per quel che mi riguarda io non ho ricevuto nulla, KCS non ci ha ancora comunicato la sua reale volontà - ha ricordato Massimo Bagaglia Uil – Circa l’80% dei dipendenti della struttura sono in FIS, ma non durerà all’infinito”.
“Dopo l’incontro con il Comune abbiamo deciso di effettuare, con una procedura d’urgenza, la gara ponte, che ha dei passi tecnici da rispettare – ha risposto il Direttore Sociosanitario Asl5 Dott.ssa Maria Alessandra Massei - Siamo ancora nelle more di ricevere una risposta dalla Suar per quel che riguarda la concessione, quindi se verrà contattato il secondo classificato oppure se si sta valutando di revocare la concessione. Abbiamo istituito una commissione interna per quel che riguarda la valutazione e progettualità del bando di gara e si sono già riuniti per elaborare il capitolato della gara.
Per quel che riguarda la tempistica abbiamo valutato un cronoprogramma: la procedura per la pubblicazione dell’avviso sul sito aziendale per la gara che dovrebbe essere pronta per la prossima settimana, tra l’8 e il 15 di marzo, dove invitiamo le aziende a manifestare il loro interesse a partecipare al bando. Questa pubblicazione deve essere esposta sul sito almeno 5 giorni e in base alla risposta che riceveremo dai potenziali candidati l’Asl invierà le lettere d’invito a presentare un’offerta per questa gara. Speriamo di poter arrivare a terminare questa prima fase entro il 31 marzo.
Deve essere istituita formalmente la commissione di valutazione che avrà il compito di aggiudicare la gara. Come minimo la durata di questo contratto sarà di 18-24 mesi. Essendo una gara prezzo-qualità, verrà presa in considerazione la dimensione dei posti: si tratta dei 40 posti funzionanti, di fatto sono attivi 34 posti per effetto della zona buffer, per il piano terra verrà effettuato un altro sopralluogo al massimo lunedì mattina, anche lì ci vorrà un’area buffer, pensiamo di arrivare a trovare una situazione di 56-60 posti degli 85 che erano stati assegnati per la concessione, per un totale di 90-94 posti a seconda di quello che riscontreremo.
Il fatto di arrivare a 90 posti è già una risposta ad una normalità, l’aggiudicazione di questa gara speriamo di farla entro il 30 aprile. Si pone il problema per cui KCS ha inviato una lettera in cui affermava di sospendere il 31 marzo, li abbiamo chiamati. Si paventava settimana scorsa la preoccupazione in merito alle lettere di licenziamento e invece no, continueranno a mantenere fino a quando non verrà aggiudicata la gara. Bisognerà fare una gara modulare, per cui si partirà sicuramente dai 34 posti e man mano che i lavori saranno fatti nei piani integreremo gli altri, chi si candida per le offerte saprà già che c’è una base e che ci sarà un incremento fino ad arrivare al numero fissato".
“I lavori che ci vengono richiesti per la riapertura non sono estremamente invasivi, parliamo di lavori di manutenzione sui bagni e su un impianto - ha confermato l’assessore Giulia Giorgi - Il lavoro più sostanziale per la riapertura è la manutenzione ed eventuale ricambio di una gran parte degli infissi presenti al Mazzini. Tutta la progettualità è pronta ma amministrativamente parlando il punto cardine è che la Suar si esprima.
Per quel che riguarda il tema dei lavoratori ci siamo offerti di essere partecipi, abbiamo un servizio comunale che è l’assistenza domiciliare sulla quale potremmo pensare di implementare il servizio per reinserire alcuni lavoratori, cosi che nella fase transitoria dei lavori non restino in cassa integrazione. Nell’ipotesi in cui dovessimo andare sulla gara lampo l’affidamento è di tutti i servizi e di tutta la struttura, per noi fa fede la delibera del 2015 passata per il Consiglio comunale della Spezia, che vuol dire in questa fase affidare il servizio a 360 gradi. Al di fuori della gara era rimasta la comunità alloggio donne che è rimasta in gestione al Comune della Spezia, abbiamo già effettuato un’evidenza pubblica che si è conclusa, questa mattina c’è stata la commissione di gara, attendiamo l'esito ma c’è l’ interesse da parte di una cooperativa per prenderla in concessione”.