"Diamo atto al nuovo Direttore generale Asl Cavagnaro di non sottrarsi al confronto, ma dopo l'audizione che si è tenuta ieri su nostra richiesta rimangono troppe incognite sul progetto del nuovo ospedale del Felettino e soprattutto molti rischi che i cittadini devono conoscere."
Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continuano: "Positivo il fatto che con Cavagnaro l'Asl provi a fare un salto in avanti in termini di assunzione diretta di responsabilità, chiedendo di rivedere la configurazione clinica del nuovo ospedale con il coinvolgimento dei primari spezzini e accogliendo la nostra proposta di inserire all'interno di Ire tecnici Asl locali in grado di seguire più da vicino tutto il progetto e di vigilare sul relativo iter. Ma le buone notizie finiscono qui, perché troppe nubi sovrastano ancora il progetto del nuovo Felettino."
Sottolineano ancora i consiglieri: "Sulla base di una stima del costo complessivo dell'opera (175 milioni di euro) non è chiaro l'ammontare dei finanziamenti statali ancora disponibili. Pare che siano garantiti ancora 104 milioni di euro dal precedente monte finanziamenti, ma mancano all'appello i 23,7 milioni dell'Accordo di Programma del 2017: e rimane il forte dubbio che questi soldi siano stati destinati da Toti ad interventi di edilizia ospedaliera in altre province liguri. Mancano poi più di 22 milioni in buona parte sperperati per il precedente appalto.
Un quadro fortemente allarmante che pare però non destare alcuna preoccupazione nel Sindaco Peracchini e nella sua maggioranza, che continuano ad accettare qualunque decisione del Governatore regionale anche quando preferisce portare avanti una procedura di gara oscura e controversa come il Leasing in costruendo oppure un'altra forma di partenariato pubblico-privato ad oggi non meglio precisata. Nessuno conosce quale sarà la quota di finanziamento anticipato a carico del privato costruttore, quali i rischi a carico dei privati e quali quelli a carico della nostra Asl, quali saranno l'entità e la durata dei canoni di costruzione e gestione dei servizi manutentivi in capo all'Asl."
Concludono Melley e Centi: "Noi non ci stiamo ad accettare supinamente che ancora una volta le sorti dell'ospedale degli spezzini siano decise altrove e continueremo a batterci per pretendere dallo Stato e dalla Regione la totale copertura del finanziamento pubblico del nuovo Felettino. E pretenderemo un piano serio di investimenti sul S. Andrea e sul S. Bartolomeo per gestire il lungo periodo transitorio che abbiamo purtroppo davanti."