Fino a 45mila dosi di vaccino al giorno, oltre 1,3 milioni al mese, col dispiegamento possibile quotidiano di 75 team e oltre 1.000 operatori in più di 70 punti vaccinali per tutta la Regione. Questo il programma per il piano di vaccinazione anti-covid, se arriveranno le forniture necessarie, messo in campo dall'Emilia-Romagna. E la Liguria?
«Certamente quello dell'Emilia-Romagna è un obiettivo ambizioso, in linea però con le più recenti affermazioni della comunità scientifica che dicono sia necessario vaccinare in tempo breve più persone possibili - dichiara il capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale Gianni Pastorino - Se arriveranno le forniture di vaccino necessarie, con questo Piano di vaccinazione l'Emilia-Romagna sarebbe in grado, a fronte di una popolazione di 4,459 milioni persone, in circa 100 giorni di vaccinare l'intera popolazione, esclusi ovviamente i soggetti che a causa delle loro condizioni di salute non possono ricevere il vaccino».
«In Liguria invece la situazione sul piano di vaccinazione anti-covid è terribilmente nebulosa - afferma il consigliere Pastorino, che è anche Vice Presidente della Commissione Sanità - Vorrà dirci il Presidente Toti qual è la nostra progettualità al riguardo? Rispondendo a una mia recente interrogazione sul tema, il Presidente Toti ha affermato che entro il 30 giugno 2021 sarebbero stati vaccinati tutti gli over 65 e che entro il 30 settembre sarebbero stati vaccinati tutti i cittadini e le cittadine della Liguria che avessero potuto e voluto sottoporsi a vaccinazione Se così fosse vero saremmo comunque in ritardo di 120 giorni rispetto alle previsioni dell'Emilia-Romagna e con una popolazione di molto inferiore».
«Per ottenere un risultato in linea con le linee guida nazionali, dovremmo essere in grado di vaccinare circa 12mila500 persone al giorno - prosegue Pastorino - Ma per fare questo bisogna costruire un programma, renderlo pubblico, monitorarlo continuamente, evidenziare quali sono i soggetti vaccinatori, essere in grado di garantire la catena del freddo e mappare gli spazi idonei e disponibili - prosegue Pastorino - Quanti medici, infermieri e operatori sanitari sono stati arruolati? Quante e quali aree vaccinali sono state individuate? La Liguria ha intenzione di prenotare e utilizzare le "primule" progettate da Boeri? Come si pensa di gestire la campagna domiciliare nei pazienti anziani e fragili? Ad oggi, a parte date vaghe di inizio e fine vaccinazione, nulla è stato comunicato al Consiglio Regionale o alla Commissione competente per fare chiarezza sulla programmazione e sulle metodologie concrete di accesso al vaccino».