Caso Enel, nessuna novità sostanziale dalla commissione comunale ambiente che si è svolta oggi, se non le prese di posizione che da diversi mesi contraddistinguono centrodestra e centrosinistra, e che tra diversi scambi di accuse hanno monopolizzato anche l’ultimo consiglio comunale.
“Non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione dal ministero”, ha fatto sapere il sindaco Pierluigi Peracchini, dopo aver ribadito di aver messo in campo tutte le iniziative approvate all’unanimità dal consiglio comunale per cercare di stoppare la prosecuzione dell’attività del gruppo a carbone anche oltre il 2021. “Se il ministero non cambierà idea, ci avvarremo dei migliori consulenti per evitare il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale della centrale”, ha aggiunto Peracchini.
La formazione del nuovo governo, in più, complica ulteriormente il quadro e rallenta le decisioni sul futuro della centrale spezzina. La questione verrà nuovamente affrontata in un consiglio comunale straordinario fissato per il 15 febbraio.
Ma il “caso” che ha occupato buona parte della commissione ambiente è stato quello della comunicazione ufficiale con cui il ministero dello Sviluppo economico ha inopinatamente reso nota la volontà di non dismettere il gruppo a carbone della centrale spezzina entro la fine dell’anno. “Avevo chiesto già durante l’ultimo consiglio comunale di poter visionare questa nota del ministero – ha fatto notare il consigliere Guido Melley – ma ad oggi non sono ancora riuscito ad averla nonostante le mie molte richieste, e se ho capito bene questo documento non è nella disponibilità dell’amministrazione. È una situazione surreale”.
“Lei è un amministratore di lungo corso – gli ha fatto eco Peracchini – conosce le normative per accedere agli atti della pubblica amministrazione. La comunicazione tra Mise, Enel e Terna deve essere richiesta all’autorità che l’ha emessa, se poi non crede nemmeno al suo contenuto davvero non ho parole... State facendo strumentalizzazioni di tutti i tipi e attacchi sgarbati dal punto di vista istituzionale. Il ministero ha vietato la cessazione del gruppo a carbone, addirittura subordinandola a un’ulteriore concretizzazione di ulteriori 500MW nel Nord Italia. Questa è la realtà dei fatti”.
“Non dubito che vi sia questa lettera – ha ribattuto Melley – Chiedere a un semplice consigliere comunale di fare accesso agli atti a Terna o ad Enel è curioso, e il fatto che questo documento non sia in mano al Comune rende la situazione molto singolare”.
L’amministrazione, come ha fatto sapere il presidente della commissione ambiente Andrea Costa, ha ufficialmente fatto richiesta del documento.