"Fissare al 30 giugno del 2021 e non oltre la definitiva messa fuori servizio della centrale termoelettrica alimentata a carbone della Spezia".
Lo prevede un emendamento al Milleproroghe firmato dalla deputata di Italia Viva Raffaella Paita.
"L'ipotesi di conservare ancora una centrale a carbone è per la città della Spezia insostenibile e inaccettabile. La dismissione era stata fissata per il 2021. Noi riteniamo che quella scadenza debba essere rispettata in ogni modo - spiega Paita - Questo emendamento è motivato dall'avere una certezza in questo senso. Mi auguro che tutti i parlamentari spezzini vogliano sottoscriverlo. Come è accaduto per le assunzioni dell'Arsenale, uniti potremo vincere un'altra battaglia", conclude.
Le consigliere comunali spezzine di Italia Viva Federica Pecunia e Dina Nobili sottolineano inoltre che "l'emendamento al Milleproroghe presentato da Raffaella Paita, che chiede che la centrale termoelettrica alimentata a carbone della Spezia sia definitivamente messa fuori servizio entro il 30 giugno 2021 e non oltre, ha bisogno del sostegno di tutte le forze politiche. Questo è l'appello che Italia Viva lancia a tutti i parlamentari spezzini, in maniera trasversale, perché è certo che nessuno qui vuole più la centrale - aggiungono Pecunia e Nobili - Paita aveva già ottenuto un ottimo risultato con l'emendamento presentato sulle assunzioni in Arsenale, oggi presenta un importante emendamento che può dare nuova speranza alla dismissione della centrale Eugenio Montale, dopo le notizie di questi giorni. Si può così tornare a giocare una partita decisiva per la nostra città e crediamo che nessuno si possa tirare indietro sulla scorta dell'appartenenza politica. Dobbiamo fare quadrato, il punto di partenza è proprio riportare la discussione a Roma e solo restando uniti possiamo sperare di cambiare le sorti delle decisioni del ministero dello Sviluppo economico e di Enel".