"Bisogna scomodare Gadda ed il titolo di un suo famoso romanzo per rendere l'idea di come il Sindaco abbia male gestito la vicenda della nomina del nuovo Comandante della Polizia Municipale della Spezia." Così Guido Melley e Roberto Centi, Leali a Spezia/Lista Sansa, che continuano: "Le delibere adottate lo scorso anno dalla Giunta testimoniano la confusione che ha regnato a palazzo: prima la delibera 221 del 24 agosto che aveva avviato una procedura di mobilità per reclutare il nuovo Comandante (presumibilmente già "individuato" presso un altro Comune) e poi una nuova delibera, la n. 263 del 12 ottobre, che cambia tutto ed avvia una selezione aperta per affidare l'incarico dirigenziale con "contratto a tempo determinato" e secondo valutazioni "intuitu personae ".
Una procedura a dir poco irrituale in quanto lascia eccessiva discrezionalità di scelta individuale al Sindaco e più che "singolare" se si pensa che parallelamente l'Amministrazione ha bandito invece un "normale" concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un nuovo Dirigente dell'Area Tecnica del Comune.
Continuano i consiglieri: "L'Amministrazione ha poi nominato una commissione composta da dirigenti di "nomina diretta" di Peracchini, ma priva di due requisiti che a noi paiono ineliminabili: la presenza in commissione almeno di un Comandante di PM esperto e qualificato e di una componente femminile come prevedono le norme in materia di pari opportunità per le procedure di assunzione nel pubblico impiego. La commissione avrà comunque il suo bel daffare dal momento che sono pervenute più di 50 domande da tutta Italia. In tutto questo temporeggiare Sindaco e Giunta non hanno neanche nominato per tempo un Funzionario di PM "facente funzioni" idoneo ad affiancare il Comandante Pagliai negli ultimi mesi del suo incarico e soprattutto in grado di coordinare le attività del Corpo nel periodo di vacatio temporanea dell'incarico di comando.
Anzi l'Amministrazione è arrivata solo lo scorso 31 dicembre ad assegnare al Segretario Generale dell'ente - dott. Sortino- le responsabilità pro tempore di guida del Corpo: una nomina che, anche a causa dei contestuali e paralleli incarichi del Segretario in altri enti, non può garantire in alcun modo la necessaria presenza e continuità di presidio in via Lamarmora."
Concludono Melley e Centi: "Un pasticcio dopo l'altro che conferma il dilettantismo del Sindaco e della sua Amministrazione e che soprattutto ha avuto l'effetto di mettere in evidente difficoltà la conduzione del Corpo di PM in una fase in cui, tra emergenze Covid ed applicazione dei vari Dpcm, ci sarebbe stato bisogno di ben altre scelte e decisioni più chiare e tempestive."