"Per evitare che il sistema portuale e logistico italiano paghino il prezzo ingiusto e le conseguenze delle tasse erroneamente imposte dalla Ue alle Asdp, è fondamentale che il Mit sfrutti il tempo rimasto per intervenire". Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva.
"La portualità e la logistica - continua - che dovrebbero costituire due tra i principali motori del rilancio post pandemia, rischiano di essere fortemente indebolite dalla decisione della Commissione europea di equiparare le autorità portuali ai concessionari. Si tratta non solo di un errore ma anche di un'ingiustizia perché si tratta come privato un soggetto pubblico. Nell'approdo a questa impostazione errata, tuttavia, esistono delle responsabilità anche italiane, legate ai ritardi degli interventi necessari per tentare di fermare la procedura d'infrazione europea.
A gennaio scorso, infatti, Bruxelles aveva chiesto al Mit un segnale che sarebbe dovuto arrivare entro un mese. Tuttavia, c'è forse ancora un po' di tempo, prima dell'ultima possibilità, la Corte di Giustizia. È per questo fondamentale che la ministra De Micheli prenda subito una chiara posizione sul tema.
"Un intero settore aspetta di conoscere le intenzioni del governo. Ci uniamo a questa richiesta, considerata l'alta posta in gioco rispetto alle ripercussioni economiche e logistiche che ci aspettano senza alcun intervento. ", conclude.