E' evidente da tempo, fin dal suo insediamento, come alcuni spazi associativi, fondati su certi valori, siano d'intralcio e di disturbo all'Amministrazione sarzanese che continua a portare avanti un vero e proprio attacco nei confronti della rete associativa e di volontariato del territorio.
Riguardo il Centro sociale Barontini, prossimo alla chiusura, basta leggere il bando di nuova assegnazione per rendersi conto di come l'operazione sia stata "pilotata" per arrivare a diverse modalità di gestione ed organizzazione di uno spazio che da 28 anni è fulcro e punto di riferimento culturale e sociale per la comunità sarzanese, in particolare per gli anziani che sono un bene prezioso, la memoria storica della nostra città, la testimonianza vivente di tutte le nostre tradizioni e di quanto è necessario preservare per la conoscenza e la ricchezza culturale di noi tutti.
La chiusura del "Barontini" riduce in città i presidi di incontro, di supporto ai Sarzanesi ed alle tante associazioni che operano nel territorio e "mina", in maniera importante, la socialità di una fascia di popolazione fragile, quella degli anziani, che andrebbe tutelata e preservata e non trattata con superficialità e disinteresse facendo emergere distinzioni tra generazioni che fanno rabbrividire.
D'altronde il tweet di qualche settimana del Presidente Toti e quello di qualche giorno fa del consigliere comunale di Pavia, Niccolò Fraschini, rendono chiara ed inequivocabile la natura cinica e disumana di una certa cultura politica figlia del capitalismo più becero e di una profonda mancanza di valori di cui l'Amministrazione comunale sarzanese è degna rappresentante, disinteressata nella tutela delle fasce più deboli della popolazione.
Almeno sul Centro Sociale Barontini, già nei mesi scorsi, avevamo auspicato un comportamento responsabile di Sindaco e Amministrazione ma il “modus operandi” si è rivelato il solito di precedenti occasioni.
Confido in una pronta risposta dei miei concittadini, a partire dalla mobilitazione prevista questa mattina che, come Partito Comunista Italiano, ci vedrà presenti.
Dispiace, su un tema così importante per la città, dopo una prima volontà di mantenere apolitico il presidio e nonostante la nostra disponibilità, dover constatare l'esclusione del nostro Partito dal documento condiviso delle forze d'opposizione che vorrebbero rappresentare la "sinistra".
D’altronde, il PCI, è rimasta l'unica forza di sinistra strutturata a Sarzana; probabilmente, per qualcuno, quello è il problema.
Matteo Bellegoni
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Segretario regionale Liguria