"Sembra conclusa la vicenda di nomine in giunta di queste settimane, non si può negare che la fiction sia stata avvincente, la nomina uscita sulla stampa per bocca della sindaca pro tempore Stefania Pucciarelli, l’avvicendamento sulla delega al turismo di due esponenti dello stesso partito della Meloni con tanto di telefonate e colloqui durati giorni fra esponenti nazionali regionali e locali di Fdi e il sindaco Peracchini o quello che ne resta; sì perché quello che capiamo tutti è che la carica di sindaco è rimasta solo formalmente nelle mani di Peracchini e questo è il fatto politico grave che emerge da questa vicenda.
Un sindaco impegnato per ore giorni a districarsi fra le pressioni dei suoi sostenitori, a difendersi dalle nomine fatte dalla Lega e non da lui, foto di cartellini con nominativi apposti negli uffici degli assessorati ancor prima delle nomine e dei passaggi ufficiali ci raccontano di una totale mancanza di autorevolezza anche all’interno della sua compagine di governo, che fa venire i brividi se pensiamo a quali e quante sfide difficili questa maggioranza si troverà a gestire ancora per un po’ almeno nell’emergenza sanitaria, ma ci spaventa altrettanto se pensiamo alla tanto sperata fine dell’emergenza sanitaria e alla programmazione dei prossimi mesi anni.
Il sindaco per ora ha dato grande prova di lealtà al suo capo politico, Toti, meno o quasi nulla alla città che dovrebbe rappresentare e che dovrebbe accompagnare e sostenere in questa fase di grandi incertezze che si stanno abbattendo sulla nostra comunità.
Come può un sindaco che prima di tutto ha perso il sostegno dei suoi alleati al punto da permettere che le nomine dei suoi assessori vengano fatte per corrispondenza sulla stampa, affrontare con la necessaria credibilità e autorevolezza questa fase così complessa?
Fino ad oggi da parte nostra non è stata spesa una parola su un tema come questo che nel merito ci interessa solo in parte, le cose importanti sono altre a maggior ragione in questo 2020; come più volte hanno sottolineato anche i nostri sindaci chiedendo un confronto con lo stesso Peracchini sulla gestione della pandemia, in qualità, oltre che di sindaco del comune capoluogo, di presidente della provincia; ma questa è l’ennesima prova che mentre a livello nazionale tutte le forze che siedono in parlamento hanno capito quanto fosse utile in questo momento rimandare i conflitti politici o di fazione ad un futuro si spera più prossimo possibile, così non è per la destra di questa città che preferisci occuparsi delle “beghe” e della spartizione degli assessorati piuttosto che impegnarsi sui problemi in alcuni casi lampanti della nostra città".
Segreteria Partito Democratico La Spezia