Aiuti economici promessi dal Governo centrale che tardano ad arrivare, complice un apparato burocratico troppo pesante; lo smart working che è giustamente consigliato, ma a che volta non funziona come dovrebbe; un ultimo Dpcm troppo pesante da digerire soprattutto considerati gli investimenti compiuti per poter riaprire in sicurezza dopo il primo lockdown: questi sono i problemi che devono affrontare gli imprenditori spezzini e di questo hanno parlato i rappresentanti delle Associazioni di categoria sentiti durante la commissione consigliare di ieri, 30 ottobre.
Soprattutto, però, durante la discussione si è discusso di come l'amministrazione comunale potrebbe sfruttare questo periodo per progettare la ripresa, lavorando fin da ora per spianare il terreno al futuro, strategia considerata al pari, se non più importante, degli aiuti che potrebbe fornire nell'immediato.
Ha spiegato Fabrizio Capellini (Confesercenti): "Abbiamo presentato una serie di richieste a tutti i livelli istituzionali, ma a livello locale l’amministrazione può concentrarsi su qualche intervento che compete loro, prima di tutto monitorando la situazione valutando interventi sui tributi locali, come Cosap e Tari. Ci siamo già rivolti al Governo centrale e abbiamo accolto positivamente gli interventi già fatti, ma serve sfruttare questo tempo per concretizzare i programmi già messi in lista soprattutto su turismo e commercio, come DMO, che era stata discussa, ma mai realizzata".
Inoltre, come spiegato da Paolo Faconti (Confindustria), un grave problema che le aziende devono affrontare ogni giorno riguarda i dipendenti asintomatici sospetti positivi al Covid-19 o che sono entrati in contatto con pazienti positivi: "I protocolli sono stati applicati e le aziende hanno risposto, ma abbiamo visto molta difficoltà nel gestire le situazioni critiche da parte di Asl5. C’è molto ritardo nei tamponi e molte aziende devono per forza spingere i lavoratori verso l’isolamento in autotutela, una situazione che dovrebbe essere straordinaria, ma che invece è puntuale. I tempi di reazione sono troppo lunghi e servirebbe un passaggio del consiglio comunale per fare pressione verso Asl, per spingere ad accettare come validi i tamponi eseguiti anche di istituti privati. Capiamo tutte le difficoltà, ma è necessario un intervento".
Anche secondo Faconti "Il modo migliore per aiutare le aziende è pensare al futuro, iniziando a muoversi fin da ora per la ripresa. Temi come la variante Aaurelia e la nautica devono essere affrontati dunque fin da ora, come anche il tema del turismo. Oltre agli interventi di ‘pronto soccorso’ servono ragionamenti sulla programmazione futura".
"Stiamo vivendo situazioni di paura e di forte preoccupazione- ha ribadito Roberto Martini (Confcommercio)- I nostri imprenditori vogliono lavorare, non vogliono soldi che arrivano a pioggia considerati anche i tempi e la burocrazia. Gli investimenti fatti per poter aprire però non sono serviti e lo scoramento ora è forte, quindi chiediamo che l’amministrazione si faccia portavoce in Regione e ad altri livelli istituzionali".
Proprio sul tema della progettazione del futuro è intervenuto il consigliere Emanuele Corbani: "Ora siamo fermi ai box, ma serve un approccio concreto per pensare alla ripartenza. L’amministrazione c’è attraverso le progettazioni preliminari di opere come ad esempio il campo da golf di Pitelli, che possono diventare un concreto volano per la ripresa e per il futuro".
Uno sguardo leggermente più critico è quello del consigliere Marco Raffaelli, che sulle opere future commenta: "Bisogna distinguere la programmazione di opere realizzabili dai semplici studi di fattibilità, che rischiano di non diventare mai realtà. Propongo che venga istituito un tavolo permanente tra tutte le parti in causa compresa l’amministrazione per permettere la realizzazione di idee sena etichetta politica".
Sui problemi legati allo smart working interviene ancora Cappellini, che commenta: "I rapporti con la pubblica amministrazione stanno risentendo della situazione e credo che sia invece importante garantire uguale efficienza, come per il Centro per l’Impiego che ora più che mai dovrebbe essere presente e operativo. In generale crediamo che questo sistema vada gestito meglio perché non basta dire ‘lavorate da casa’ se poi alle mail nessun risponde o quando non ci sono le deviazioni di chiamata".
Interviene infine la vice sindaco Genziana Giacomelli, che commenta: "Accolgo sicuramente la richiesta delle Associazioni di Categoria di fare pressioni ai soggetti che devono dare risposte alle imprese per l’erogazione dei finanziamenti come Camera di Commercio e Regione e porteremo sicuramente avanti un ragionamento con Asl per attivare un servizio simile a quello utilizzato per le scuole per i tamponi da fare ai dipendenti segnalati dalle imprese. Mi farò parte attiva per tutto questo. Per quel che riguarda la progettualità posso dire tranquillamente che idee nella nostra città non mancano e ci sono le possibilità per realizzarle. Il distretto per subacquea sta prendendo forma, tanto che Regione Liguria pur essendo capofila è venuta qui a firmare il protocollo, ad esempio. Dobbiamo riuscire a ripartire quindi dobbiamo già guardare oltre, a quello che sarà fra uno o due anni".