È stato approvato nel consiglio comunale di ieri pomeriggio una variazione di bilancio riguardante i puc (progetti utilità collettiva). Si parlava di un bel gruzzoletto da 85mila euro da impiegare tra investimenti per acquisto di materiali, il pagamento di un coordinatore, la gestione di un fondo povertà e un soggetto del terzo settore che si dedichi all'organizzazione dei progetti. Ma destinato a chi? Saranno i percettori del reddito di cittadinanza segnalati dal piattaforma ministeriale GePi, che li seleziona tramite i requisiti delle persone che usufruiscono del provvedimento voluto dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale.
In totale sono 126 i cittadini che incassano un aiuto da parte dello stato, ma solo una piccola parte di questi sarà scelto per compiere lavori utili alla collettività. Dunque si è trattato un tema molto dibattuto a livello nazionale, ma la polemica si è attenuta alla modalità con cui sono stati gestiti i fondi per concretizzare questo progetto. Dopo la presentazione della pratica dell'Assessore al Bilancio Daniele Baroni, il direttore del distretto sociosanitario Capellari approfondisce e risponde alle domande di alcuni consiglieri: "Si tratta di una partita complessa- dichiara il direttore- il Ministero indica i soggetti con i requisiti per svolgere i lavori e vengono remunerati per svolgere i progetti".
Ma è la consigliera Beatrice Casini della neonata Siamo Sarzana che esprime alcuni dubbi a riguardo: "Su 85mila euro, 25mila sono affidati a enti del terzo settore e ha deciso di pagare 27mila euro il coordinatore: prende più questo soggetto che i cittadini che svolgono i lavori- inoltre la consigliera aggiunge, dopo una conferma dal direttore Capellari- l'amministrazione non era obbligata ad affidarsi a enti del terzo settore: è una scelta politica, inoltre non vorrei che parte di questi soldi si sostituiscano al bando sulle borse lavoro che non è stato ancora pubblicato".
Anche Daniele Castagna del Pd critica: "Ogni euro a disposizione andrebbe riversato su chi ha bisogno, si dovrebbe agire in maniera diversa". Risponde Luca Ponzanelli di Cambiamo: "Non c'è mai stato un bando sulle borse lavoro prima di questa amministrazione e queste venivano affidate in altro modo, ma mai con un bando pubblico". Il consigliere Paolo Mione, successivamente, tuona: "Se il consigliere Ponzanelli ritiene che ci siano stati degli illeciti faccia pure una denuncia, ma penso che sia arrivato il momento che chi governa si assuma delle responsabilità: non può essere sempre colpa di quelli di prima- e conclude- siamo di fronte a una situazione in cui è pagato di più chi deve pagare le persone che svolgono i lavori".
Insomma la pratica passa ma si astengono Umberto Raschi di Italia Viva, Paolo Mione e Fioretta Mazzanti di Sarzana in Azione, votano contrari Beatrice Casini di Siamo Sarzana e il Pd di Daniele Castagna e Damiano Lorenzini, ma vota a favore tutta la maggioranza presente.