Apprendo, su segnalazione dell'on. Federico Mollicone responsabile cultura di Fratelli d'Italia, che la bozza circolante di proposta del ministro Speranza per le linee guida del nuovo DPCM prevede la limitazione a soli 100 posti per le sale da spettacolo, un provvedimento che, se approvato, rischia di compromettere una già difficile ripartenza, causando la completa insostenibilità economica e la chiusura della scena teatrale e cinematografica.
Una scelta che per altro non tiene conto di un'indagine resa nota da AGIS, svolta nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, da cui emerge che su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, si è registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali.
Chiediamo per tanto che il ministro Franceschini faccia sentire la propria voce nel governo e garantisca una capienza dei 2 terzi della platea, pena la chiusura dei teatri e dei cinema. Già in audizione alla Camera, il ministro garantì che avrebbe posto il tema al Comitato Tecnico-Scientifico. Chiedo inoltre al Governatore Giovanni Toti di farsi portavoce delle istanze su questo delicatissimo tema che riguarda gli operatori dello spettacolo e del teatro in Liguria, nei confronti del Ministro Speranza.
Paolo Asti
Responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d'Italia