Esiste però un limite a tale pensiero ed è quello della affermazione dei fatti. Definire l’opposizione come un soggetto che “si riempie la bocca” seppur sgradevole come affermazione poteva risultare sensata se Lei la stessa bocca l’avesse aperta per difendere in aula le sue ragioni.
Se mai un giorno si avrà l’occasione di leggere un qualsiasi verbale di consiglio comunale, ne attendiamo parecchi, la cittadinanza tutta avrebbe così l’occasione di notare che in sede di approvazione bilancio non si è udita la sua voce per tutta la durata del consiglio.
Scopriamo poi dalla stampa che quelle osservazioni da noi sostenute in sede istituzionale sono oggi derubricate a “sterili polemiche”
Riferisce, sempre a mezzo stampa, di date e opportunità di visionare il bilancio con tempi consoni alla visione.
Vero c’è stata una commissione il 22/9 e la cittadinanza può verificare in albo pretorio che proprio il 22/9 vi è pubblicato il bilancio approvato il 10/9. difficile emendarlo con una visione di qualche ora!
Si potrebbe andare oltre con date e regolamenti ma Lei sa benissimo l’entità delle nostre ragioni perché proprio in apertura del consiglio ha posto le, riconosciute, scuse a tali ritardi creando le condizioni per la nostra partecipazione alla discussione.
Affidare alla retorica del “opposizione costruttiva” il messaggio istituzionale conferma, ve ne fosse ancor più di bisogno, la pochezza di argomentazioni perché è proprio grazie al tema del “costruttivo” messo in campo da Noi se oggi l’amministrazione può dire di aver scampato il rischio di una dichiarazione di illegittimità!!
Restano nodi di merito che la collettività ancore attende vengano sciolti perché un comune non si amministra con spot propagandistici ma con adempimenti formali.
Gli 80.000 € di spese fuori bilancio rappresentano una gestione oculata?
L’aver triplicato in un anno le imprese creditrici rappresenta la politica “del fare” come da lei definita? (dati desunti consuntivo 2019)
E poi la litania degli organici non trova riscontro dal momento in cui uno dei suoi primi atti è stato quello di non rinnovare un contratto con la cooperativa che operava all’ interno dell’amministrazione, a proposito di tale rinnovo attendiamo ancora di capire che fine hanno fanno le due lavoratrici, il cui supporto negli ultimi 20 anni è stato prezioso.
Per concludere, la tenuta interna della quale sbandiera la solidità andava forse sostenuta in sede Istituzionale e rafforzata con atti che non ne evidenziassero discrepanze macroscopiche ma non è al momento un tema in Nostra agenda, ne prendiamo semplicemente atto.
Potrà sempre contare sul nostro senso di responsabilità e la nostra “civica” vocazione al bene comune senza però pretendere bavagli o sconti preventivi, ai saldi di partecipazione e democrazia non siamo interessati.
Cittadini in Comune
gruppo di opposizione