Depositata dai Consiglieri di "La Spezia Popolare" Francesco Ponzanelli, Antonio Solari e Claudia Gianstefani, la mozione sulla questione del Biodigestore, per la quale è stato chiesto un Consiglio urgente. La situazione è surreale: da un lato un Piano d'Ambito, che prevede il biodigestore a Boscalino, e dall'altro la realtà che lo colloca a Saliceti senza, peraltro, coinvolgere il Consiglio Provinciale, organo deputato all'approvazione del Piano di gestione dei rifiuti. Ci si chiede come sia possibile che Recos Spa, avendo vinto una gara per la riqualificazione degli impianti di Saliceti e Boscalino, per i quali si era impegnata a stanziare rispettivamente 5,4 milioni e 7,7 milioni di euro, oggi possa avere l'autorizzazione a realizzare entrambi gli investimenti a Saliceti.
Ci si chiede come si possa bypassare il Consiglio Provinciale che il 6 Agosto del 2018 ha deliberato un Piano con un determinato assetto impiantistico, stravolto dopo solo 8 mesi quando Recos ha presentato il nuovo progetto. Anche l'aspetto del quantitativo di FORSU da trattare desta preoccupazione: sono state infatti ha triplicate le quantità passando da 25.000 a 90.000 tonnellate.
Altro risvolto di fondamentale importanza è che lo si voglia costruire sull'acquedotto che serve circa 150.000 utenze. Il territorio di Santo Stefano di Magra ha già dato tanto in termini di vivibilità ambientale, il biodigestore sarebbe la pugnalata finale. Se le carte in tavola sono cambiate che il Presidente Peracchini faccia gli interessi della propria comunità e riporti il Piano in Consiglio Provinciale in modo da dare la possibilità ai Consiglieri di esprimersi a riguardo e capire anche i risvolti che il cambio di sede dell'impianto avrà sulla tariffa dei rifiuti. Nel mentre sospenda la Conferenza dei Servizi prevista per Mercoledì 7 Ottobre in modo da chiarire la situazione.