Il 20 e 21 settembre si terranno le elezioni amministrative che interessano anche Levanto con la presenza di 3 liste.
Luca Del Bello, vicesindaco uscente e assessore all’urbanistica, ambiente, lavori pubblici e altre deleghe, è il candidato sindaco della lista civica “Levanto insieme” che unisce elementi nuovi a volti già noti della politica locale.
Perché pensa che Levanto possa aver bisogno di lei e della sua squadra? Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a candidarsi?
Penso, in questi 5 anni da vicesindaco, di aver acquisito, facendo anche l’assessore all’urbanistica, ai lavori pubblici, all’ambiente, allo sport e altre deleghe, una competenza rilevante, soprattutto mi sono confrontato sempre e tanto con i problemi della gente. Le persone mi fermano per strada e al bar senza problemi e questa disponibilità che ho dimostrato negli anni può essere un contributo per i prossimi anni come sindaco, un modo per dimostrare la mia vicinanza alla popolazione.
In caso di vittoria, quale sarà la sua prima azione da sindaco?
Innanzitutto, voglio che la prima seduta del consiglio comunale si tenga alla loggia, virus permettendo, per dare più visibilità al consiglio e per far si che i cittadini siano più incentivati a partecipare e ci si possa confrontare maggiormente sulle problematiche del paese e sui loro bisogni più imminenti.
Quali, invece, i progetti più a lungo termine per un concreto e reale sviluppo?
Sicuramente le infrastrutture e i servizi. Le infrastrutture come ad esempio le varianti stradali, il parcheggio multipiano dietro la stazione, che abbiamo presentato con la Multiservizi nel consiglio comunale, e due varianti, una che da dietro la stazione dovrebbe tagliare verso Bonassola, deviando il traffico veicolare e un’altra che da Via Nostra Signora della Guardia in qualche misura porti in San Rocco, l’obbiettivo è eliminare il traffico per rendere la vita migliore ai cittadini sia in centro che nelle zone periferiche.
Migliorare i servizi come quello della raccolta differenziata che deve essere rinnovata e modificata, quello della pulizia delle strade extraurbane per prevenire il dissesto idrogeologico, utili per la comunità e anche fonti di lavoro.
Centro storico e Frazioni, come bilanciare gli interventi senza lasciare indietro nessuno?
Il centro storico deve essere rilanciato perché è una vera e propria perla, i turisti e anche tanti levantesi ne hanno poca conoscenza, in tal senso vogliamo creare una pavimentazione che porti dall’Ospitalia alla Torre Dell’Orologio per renderla meglio visitabile. Inoltre, vogliamo organizzare delle visite guidate, almeno qualche periodo l’anno, al museo di arte materiale portando reperti archeologici che Levanto ha e altre bellezze come il calice di Enrico VIII.
Le frazioni sono un’altra ricchezza del nostro paese e da questo punto di vista devono essere incentivate soprattutto nei servizi, chi ci abita non deve sentirsi indietro, anche sul discorso raccolta differenziata. Ci devono essere più corse delle corriere, una migliore fruizione delle strade, da lunedì per esempio partiranno alcuni asfalti, il cantiere di Mulino delle Ghiare e poi anche quello di Montale.
Si sente parlare spesso di maggiore valorizzazione turistica e culturale. Cosa proponete in merito?
Vogliamo creare l’agenzia per la cultura, un’organizzazione che in qualche misura possa avere all’interno delle persone di Levanto, ma anche di comuni limitrofi, che si occupino della promozione e della ricerca storica di Levanto, ogni anno un argomento storico diverso con una pubblicazione.
Il turismo rappresenta il primo motore economico e lavorativo di questo paese ed è quindi fondamentale. Dobbiamo creare un calendario di manifestazioni, coinvolgendo le associazioni, per i bambini, per i giovani e per i meno giovani. Le feste in spiaggia, riportare in auge la notte bianca, una a giugno per aprire la stagione e una a settembre per chiuderla, serate di canto e di ballo liscio, il degusti bus, la festa del turista. Dare incentivi a chi lavora nel commercio e nelle strutture ricettive, con il coronavirus credo che questo comune abbia dato incentivi importantissimi come l’abolizione del pagamento del suolo pubblico e la riduzione del 50% sulla tassa dei rifiuti. Altra proposta è quella di prolungare il periodo del tendone in Piazza Cavour dall’8 di dicembre fino a fine gennaio facendo eventi i week-end e tutte le sere dal 20 dicembre alla befana.
Riguardo al liceo scientifico Pacinotti sede di Levanto, avete intenzione di valorizzarlo ulteriormente e di stipulare altre convenzioni per creare possibilità occupazionali per i giovani del territorio?
Il Pacinotti è la mia scuola, mi sono diplomato lì nel 2001, una scuola importantissima con ottimi insegnanti e un percorso di formazione secondo me straordinario, abbiamo sempre combattuto perché si facessero le classi e per il rilancio e proseguiremo su questa strada. Questa scuola può essere a tutti gli effetti capo fila di tutta la riviera e della val di vara.
Più si uniscono il mondo della scuola con quello lavorativo più opportunità si creano quindi ci impegneremo per fa si che ci studia possa avere anche uno sbocco professionale.
Nel nostro territorio il problema ungulati selvatici e abbandono dei terreni si sta facendo pressante. Come intendete affrontarlo?
Abbiamo approvato venerdì mattina in giunta un protocollo di intesa, una convenzione tra noi e il comitato per la difesa della vallata, che autorizza il passaggio della recinsione anti cinghiali sui terreni pubblici. Questo è un primo passo per tutti coloro che aspettavano da parte nostra un riscontro. Credo anche in un incentivo, 5 anni fa mi ero battuto per non far pagare l’IMU sui terreni agricoli, dovrebbe essere lo stato a dare qualcosa a chi tiene i terreni, un terreno coltivato non solo produce ma toglie dal degrado e dal dissesto idrogeologico. Continueremo ad occuparci della manutenzione delle strade interpoderali a interesse pubblico che servono per arrivare ai terreni. Ci deve essere collaborazione tra i cittadini attivi, le associazioni, il comune, i coltivatori, la cooperativa, le squadre di caccia ecc.