"In cinque anni di mandato al governo della sanità regionale Toti e la Lega hanno provocato uno stato di caos permanente all’interno dell’ASL spezzina, con la nomina di vertici a dir poco inadeguati e costantemente in conflitto tra di loro e con una invasione a tutto campo di pratiche politiche e clientelari finalizzate ad ottenere il cieco allineamento di primari, medici e dirigenti ai diktat imposti dal governo regionale", esordsce così il Consigliere comunale di LeAli a Spezia Guido Melly in un post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook..
"Una situazione che non si era mai vista prima - prosegue Melley - e che conoscono tutti, a partire proprio dai professionisti e dai dipendenti a tutti i livelli della nostra povera Asl".
Poi l'affondo di Melley: "Ma ora siamo arrivati a vere e proprie intimidazioni che probabilmente non si verificavano neanche, alcuni decenni fa, nelle fabbriche a gestione padronale dove i lavoratori spesso dovevano sottostare a indebite pressioni sui propri orientamenti politici e sindacali.
In questi giorni trapelano indiscrezioni in base alle quali alti dirigenti Asl, legati al carro di Toti e dei suoi accoliti, starebbero convocando medici e specialisti dei vari reparti e servizi sanitari non per normali disposizioni di carattere organizzativo ma per porre questa domanda: CHI INTENDI VOTARE ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI?"
"È l’ora di finirla!
È l’ora che questi dirigenti Asl, vili ed inadeguati, siano rimossi dagli incarichi!
È l’ora che i loro mandanti politici, che hanno nomi e cognomi nell’attuale sistema di potere che governa la Regione e che aspirano ad altri cinque anni di malgoverno della nostra sanità, siano sfiduciati dagli elettori, dalla gente comune.
È l’ora che i cittadini mandino a casa chi ha danneggiato ulteriormente la credibilità della nostra Asl, indebolendo il ruolo dei nostri professionisti e di tutti i nostri operatori sanitari e venendo meno ai doveri di garantire una idonea programmazione delle cure e delle prestazioni rivolte alla collettività.
SI.
ORA DAVVERO BASTA!", conclude Guido Melley.