Le piccole e medie imprese liguri hanno bisogno di soluzioni, tasse sui rifiuti più basse, Dehors gratuiti, e non sterili polemiche sui soldi dei partiti.
L’M5S, e i suoi rappresentanti liguri Melis e Tosi sono di una incongruenza e inadeguatezza evidente, che verrà giudicata dai cittadini. Tra chi non rispettava le regole del Movimento per supportare la piattaforma Rousseau e chi usa la macchina in pieno lockdown, entrambi hanno perso la faccia di fronte alla gente. Quel che è peggio è che si tratta di un trucco: i 5 Stelle si scagliavano contro i parlamentari e i consiglieri regionali che si intascavano i €600 destinati alle imprese in difficoltà. Quando è uscito il nome di uno di loro, Rizzone, tutti si sono ammutoliti e hanno voluto distrarre l'opinione pubblica con accuse inutili e strumentali. Perché non giunge da loro una ferma condanna nei confronti del ligure Rizzone? Gli esponenti liguri tacciono e lo coprono.
Ai Liguri non interessano niente le liti tra i politici: serve invece dare soluzioni alle piccole e medie imprese, dare subito sollievo al commercio di prossimità, aiutare le partite Iva e non sottrargli i bonus.
I dehors degli esercenti devono rimanere gratuiti, la tassa sui rifiuti (Tari) deve essere completamente cancellata per i mesi del lockdown, dove le imprese non hanno giustamente generato spazzatura e in generale va almeno dimezzata. La Tari in Liguria è altissima e il motivo è il non raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dall'Unione Europea e gli impianti non a norma.
Sono queste le cose che vanno risolte.
Così come l'apertura del centro commerciale in via Piave a Genova, che va a rovinare un quartiere bellissimo dalla vocazione turistica, e che strozzerà tutti i negozi esistenti. La Regione si è limitata a promettere che per un breve periodo, da giugno a dicembre 2020, non apriranno altri centri, ma non hanno rispettato gli impegni presi con il commercio di prossimità. Ad ogni modo, non basta assolutamente.
ilBuonsenso in queste ore è in strada, fra la gente e ha già depositato una proposta di legge per cui la Regione deve ascoltare i rappresentanti dei commercianti prima di rilasciare nuove autorizzazioni alla costruzione di centri commerciali.