"Il ponte e il Covid. Toti trasforma ogni cosa in strumento per la campagna elettorale. Ora, dopo che il Governo ha imposto la stretta sulle discoteche, proclama: 'Non tollereremo altre limitazioni'. Come se il Governo fosse un avversario e non agisse nell'interesse della salute e della vita dei cittadini.
Il centrodestra non è adeguato ad affrontare le emergenze perché le trasforma in battaglie elettorali. Purtroppo i risultati della gestione del Covid in Liguria li abbiamo visti. Parlano i dati: 10.433 malati, 1.569 morti. Una percentuale di deceduti rispetto ai malati tra le più alte d'Italia.
Per non dire che a maggio la Liguria è stata più volte la regione con la più alta percentuale di malati in rapporto alla popolazione. E non ha certo brillato per numero di tamponi effettuati: 840 tra il 18 maggio e il 3 giugno, quando la media nazionale era 891 e la Liguria era prima per rapporto tra tamponi fatti e numero di contagiati (dati Fondazione Gimbe).
Qui invece si decide di eliminare il distanziamento sui treni dove non viaggiano i politici ma i cittadini comuni che vanno a lavorare o al mare.
Tutto sembra trasformato in polemica politica, in consenso. Noi oggi dobbiamo pensare alla salute delle persone. All'economia in ginocchio della Liguria che non tollererebbe un secondo lockdown (anzi, uscire per primi dal Covid sarebbe un enorme vantaggio competitivo per le nostre imprese). Bisogna avere il coraggio di prendere misure anche difficili e impopolari. Bisogna pensare alla salute e al lavoro, anche a quello del personale della sanità. Bisogna smetterla di pensare in termini di voti e di risultati alle prossime elezioni. Insomma, bisogna governare davvero.
In concreto: quando saremo alla guida della Liguria agiremo in concerto con il Governo che finora ha dimostrato di saper gestire l'emergenza. Non lanceremo messaggi tesi a minimizzare il pericolo per evitare di favorire i comportamenti meno responsabili. Velocizzeremo il tempo che passa dalla richiesta di un tampone all'esito dello stesso, in modo da prevenire l'espandersi dei focolai. Troveremo un accordo con Trenitalia e le aziende di trasporto pubblico per limitare al massimo il sovraffollamento e garantire controlli efficaci sui comportamenti scorretti dei viaggiatori.
La gente chiede questo: potersi fidare. Sentirsi in mani sicure. Sapere che le decisioni sono prese soltanto per il bene comune".