Il Day Hospital del San Bartolomeo deve riaprire, subito! Tra l'altro la riapertura dovrebbe essere fatta, come chiediamo da mesi, nella nuova sede. Un'area pronta da quasi due anni e mai aperta, posta al primo piano dell'ospedale sarzanese. Realizzata dall'ex direttrice di presidio, la dottoressa Decia Carlucci, ha a disposizione spazi adeguati anche all'infusione di terapie che richiedono la sistemazione del paziente a letto e non solo nelle poltroncine. Ci sono gli studi medici e l'ambiente gode oltreché della privacy necessaria anche di accessi esclusivi, con ascensore, direttamente dal piano terra. Ciò potrebbe rivelarsi davvero utile specie in questo periodo con la pandemia di COVID19 non ancora sconfitta.
Dopo 15 anni, nel 2016, siamo riusciti a riportare le terapie antiblastiche endovenose a Sarzana. In questi anni abbiamo, dunque, consentito a tanti pazienti della Val di Magra di potersi curare vicino casa senza fare viaggi stancanti. Abbiamo inoltre consentito al Day Hospital oncologico della Spezia di avere un numero più limitato di accessi, avendo suddiviso in due il bacino d'utenza. Questo ha permesso ai pazienti del Sant'Andrea di godere di un ambiente più tranquillo e vivibile.
È il momento di tornare ad erogare integralmente i servizi sanitari al cittadino, di avviare la Fase 2 e di sgombrare il campo dai dubbi di una chiusura definitiva. Cosa che se dovesse anche minimamente trasparire ci vedrebbe profondamente contrari e pronti a indire una mobilitazione con un presidio di protesta all'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, in favore di tutti i malati oncologici che attendono e pretendono risposte efficaci per curare la loro malattia.
Francesco Battistini
Consigliere regionale Italia in comune/Linea Condivisa