"Sulla chiusura della centrale a carbone Enel della Spezia non sono assolutamente soddisfatta della risposta ricevuta oggi, perché il ministro dell'Ambiente non ha assunto una posizione chiara sulla definitiva dismissione di questo sito. La situazione è molto delicata, la comunità spezzina ha già sofferto tanto e non può continuare a pagare il prezzo di avere una centrale che usa combustibili fossili all'interno città".
Replica così la deputata di "Cambiamo! con Toti" Manuela Gagliardi in commissione Ambiente alla risposta del sottosegretario Morassut sulla prevista chiusura della centrale spezzina.
"I partiti che governano a livello nazionale e decidono il piano energetico del paese, alla Spezia sono all'opposizione e manifestano contro la centrale - continua Gagliardi - Vi sono ordini del giorno del consiglio comunale spezzino e della Regione Liguria votati all'unanimità in tal senso. La nostra comunità non può più accettare risposte interlocutorie. Il Governo e i partiti che lo sostengono devono decidere se stare con la cittadinanza e con l'ambiente oppure con Enel e i combustibili fossili, senza tenere due linee differenti una a Roma e una sui territori. Basta far pagare ai cittadini il prezzo della vostra indecisione o peggio ancora del vostro opportunismo".