Italia Viva (i renziani) dice di non essere stata coinvolta nelle trattative per le elezioni regionali liguri.
È falso. Sono loro che per lungo tempo si sono esclusi. Probabilmente, pensavano di presentarsi da soli, come fanno in Puglia.
Sono rientrati nella trattiva alla fine, pensando di rimettere in discussione tutto e ponendo un veto contro Sansa. Il contrario di Articolo Uno, che non ha posto veti su nessuno dei candidati emersi nella discussione, pur di raggiungere un accordo tra centrosinistra e M5s.
Lo stesso autocandidato Massardo, in una intervista, aveva giustamente richiamato tutte le forze progressiste a rimanere unite per battere Toti.
Oggi, si dice che si candida ugualmente alla presidenza della regione. Spero di no. Sarebbe in contrasto con quanto affermato nell' intervista a Repubblica. A meno che non pensi il professore che l'unità sarebbe stata valida solo se si fosse fatto il suo nome.
Sansa aveva detto solo che aspettava la decisione delle forze progressiste e del M5s, peraltro correttamente. Non si può pensare di battere Toti senza la convergenza con il M5s.
Chi si mette fuori del perimetro che va dal PD al M5s fa il gioco di Toti. Fa il terzo e non è eletto neppure in consiglio regionale.
Moreno Veschi