"Da parte delle forze di maggioranza che sostengono l'Amministrazione è stata ribadita l'ennesima ferma contrarietà alla presenza della Centrale Enel sul territorio spezzino, esattamente come un coro unanime si è espresso sull'ultima loro proposta di trasformare quell'area in un deposito di container", così il sindaco Pierluigi Peracchini a seguito del consiglio comunale straordinario sul tema della centrale Enel tenutosi ieri sera.
"Un no a chiare lettere che l'Amministrazione ha definito, mesi fa, con una variazione al PUC che è stata poi deliberata all'unanimità dal Consiglio Comunale e che, ieri sera, è stata ribadita ancora una volta con un ordine del giorno senza ambiguità. Da parte del Comune della Spezia è stato fatto tutto ciò che era di propria competenza per fermare il progetto di riconversione a gas della centrale Enel, dal punto di vista politico e amministrativo, con atti concreti trasmessi nelle sedi ministeriali competenti.
Nessuno è così ingenuo, però, da non comprendere che il tema della centrale è tutto nazionale, e nonostante la variazione del PUC, degli ordini del giorno del Consiglio Comunale e di quello Regionale, l'unico che ha competenza in merito è il Governo da cui dipende il Piano Energetico Nazionale.
Il gioco delle tre carte non funziona più: il centro sinistra e i cinque stelle sono attualmente al Governo e da loro dipendono i due dicasteri chiave per il futuro della centrale Enel, quello dello Sviluppo Economico e quello dell'Ambiente a cui spettano, anche, la nomina degli amministratori di Enel e Terna. Una decisione che a Roma si sta prendendo adesso con la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione Impatto Sanitario , mentre qui, alla Spezia, l'opposizione si arrampica sugli specchi pur di non disconoscere la politica nazionale dei partiti a cui appartengono e che sostengono il Governo.
Ieri sera, in Consiglio Comunale, l'opposizione ha proposto un documento in cui si creava solo una nuova cortina di fumo per scaricare ad altri le chiare responsabilità del loro Governo. Invece sarebbe loro dovere recarsi a Roma o convincere a venire qui alla Spezia i loro Ministri competenti in materia già invitati ufficialmente da questa Amministrazione e far precedere le istanze della Città a quelle dell'appartenenza politica. Noi siamo stati a Roma più volte in questi anni, in qualità di Sindaco e di Presidente della Provincia, insieme anche alla Regione, per far sentire la voce del territorio che ho l'onore e il dovere di rappresentare: per questo, chiedo fermamente che i partiti spezzini che sostengono il Governo, di esporsi insieme all'Amministrazione rivolgendosi direttamente ai loro rappresentanti romani.
Non si può tenere il piede in due scarpe, una contro Enel alla Spezia e una a favore di Enel a Roma: ognuno si prenda le proprie responsabilità mettendo al primo posto la difesa del nostro territorio".