“Abbiamo pagato per anni pedaggi esorbitanti e ora ci ritroviamo in Liguria con le autostrade a una corsia per lunghi tratti perché i lavori di manutenzione non sono stati fatti per tempo. Una situazione denunciata già nel 2015 in Commissione Trasporti dal senatore Maurizio Rossi e che si ripresenta dopo un lustro in tutta la sua gravità. Traendo spunto da allora, Forza Italia ha depositato una Interrogazione in cui chiede urgentemente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli di spiegare in aula il motivi di ritardi accumulati anche dopo il crollo di Ponte Morandi, cosa ha fatto e come opera il MIT che ha, oggi come allora, il dovere di controllare e verificare l’operato del concessionario. La Liguria è una regione isolata, manca la continuità territoriale anche per i collegamenti aerei e le ferrovie. Lo scalo di Genova sembra quasi evitato da Alitalia mentre Genova è l’unica città metropolitana del Nord tagliata fuori dall’alta velocità. Il ministro deve spiegarci i motivi di tanta inerzia nei confronti della Liguria”. E’ quanto dichiarano i deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco.
“Autostrade, proprio nel momento della riapertura dei confini regionali, ci fa trovare una situazione di caos che non può essere tollerata e che rischia di produrre ulteriori pesanti effetti negativi sul nostro turismo. La Liguria, anche alla luce della tragedia del crollo del viadotto Morandi, non può essere trattata in questo modo. Forza Italia metterà in campo tutte le iniziative necessarie, nelle sedi istituzionali, per ristabilire quanto prima la normalità”, sottolinea il coordinatore regionale Carlo Bagnasco.
“Per quanto di mia competenza – afferma il capogruppo in Regione Claudio Muzio – ho presentato negli scorsi mesi Ordini del Giorno e Interrogazioni sul tema, da ultimo quella del 10 febbraio, finalizzata all’esenzione o, in alternativa, alla riduzione dei pedaggi sulle tratte interessate da lavori. Questo risultato è stato raggiunto, ma non basta. La Regione sta facendo la sua parte, ma vi è urgente bisogno di un impegno concreto e indifferibile da parte del Governo, finora di fatto inerte di fronte a questo gravoso problema”.