"L'organizzazione e la gestione dell'emergenza Covid 19, in special modo in ASL5, sono immediatamente apparse approssimative e poco incisive", afferma in una nota il consigliere regionale di Linea Condivisa Francesco Battistini.
"Se tutto cio' poteva essere minimamente comprensibile nella fase iniziale certamente con il trascorrere delle settimane e con numeri che risultavano in continua crescita, sarebbe stato necessario applicare, anche in ASL5 e in tutta la Liguria, quelle procedure che, altrove, anche in condizioni di maggiore aggressivita' del virus, avevano mostrato risultati apprezzabili".
"Le ragioni per cui tutto cio' non sia avvenuto non sono, ufficialmente, ancora note e l'atteggiamento dell'amministrazione Toti, che con orgoglio rivendica l'eccellente gestione dell'emergenza, sembra ben piu' che inopportuno".
"Ma se lo stesso Toti, e naturalmente l'Assessore Viale, principale (?) artefice delle scelte in materia sanitaria, bollano fin dall'inizio come polemiche le nostre richieste e le nostre proposte ci sono invece professionisti in prima linea che, senza mezzi termini certificano tutta una serie di criticita' che, per la quasi totalita', coincidono con quanto, in questi 80 giorni, abbiamo provato a far comprendere a chi avrebbe dovuto prendere decisioni diverse da quanto fatto.
Dalla gestione dei tamponi, che in ASL5 e' stata devastante, con ritardi inaccettabili, e molti referti, o addirittura i tamponi stessi, persi, e l'impossibilita', considerata la centralizzazione delle operazioni al S. Martino, di svolgere un'attivita' di screening rapida ed estesa".
"La gestione delle strutture, con una promiscuita' che, caso anomalo, in ASL5 ha messo a contatto pazienti Covid19 con pazienti non Covid19, spesso in strutture dove la tipologia di ospiti, con patologie diverse ma, indubbiamente importanti, li ha messi a rischio di contagio e dove, numeri alla mano, l'epidemia ha causato una gran quantità di vittime".
"A questo aspetto si lega la cervellotica gestione dei DPI, i dispositivi di protezione individuale, che in queste strutture, teoricamente non dedicate ai pazienti Covid19, venivano e vengono scarsamente, o per nulla, utilizzate, con conseguenze che, purtroppo, abbiamo imparato a contare".
"Non ultima, la mancanza di formazione adeguata e specifica per il personale che, a tutti i livelli, ha dovuto affrontare l'emergenza, con un impegno personale ben oltre la normalita' e la propria esperienza professionale specifica.
Insomma, una gestione totalmente inadeguata che, in questa fase di ripartenza, deve farci tenere altissima l'attenzione, perche' l'epidemia e' tutt'altro che terminata e se la propaganda e la fretta elettorale di Toti vogliono far apparire la Liguria come pronta a riaprirsi come se nulla fosse accaduto i numeri dicono esattamente il contrario: siamo tra le Regioni che, a oggi, rischiano di più".
"Ripartiamo, con grande attenzione al presente e al recentissimo passato".