“Ringraziamo l’Assessore regionale al Lavoro, Turismo e Trasporti Gianni Berrino che mercoledì 13 maggio ha partecipato ai lavori della Commissione III del Comune della Spezia per affrontare diversi temi legati alla situazione che il nostro territorio sta vivendo causa Coronavirus. Tanti gli argomenti trattati a partire dalla cassa integrazione in deroga, rispetto alla quale è stato spiegato Regione Liguria sia stata tra le prime ad attivarsi, alla situazione del comparto turismo con la presentazione delle prime misure messe in campo da Regione, fino ad arrivare ai Centri per l’Impiego, alle politiche sul lavoro ed ai finanziamenti per le imprese. Insomma una disamina che ha reso di fatto la Regione Liguria più vicina agli spezzini ed una attenzione dell’Assessore Berrino verso le tematiche più stringenti del nostro territorio che evidenzia grande sensibilità e disponibilità e voglia di fare sinergia in questa fase così difficile”.
Così dichiarano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia della Spezia Sauro Manucci, capogruppo, e Maria Grazia Frijia, presidente della III Commissione Lavoro e Sviluppo economico del Comune della Spezia.
Gli esponenti di Fratelli d’Italia lanciano poi una proposta per quanto concerne il settore del trasporto pubblico: “La curva dei contagi in Liguria si sta notevolmente abbassando, e di questo siamo molto felici, ma non bisogna abbassare la guardia anche se siamo convinti che la vita debba riprendere velocemente per non vedere il nostro Paese costretto a dover soccombere per le problematiche economiche che questo virus ha portato con sé, e quindi riteniamo che sia necessario continuare sul percorso della prevenzione anche attraverso lo studio di proposte a tutela dei nostri concittadini. Quella su cui ci siamo concentrati in questo periodo, oltre ad esempio aver lanciato per primi l’idea di sfruttare gli spazi esterni a titolo gratuito per attività di somministrazione, è quella di proporre all’azienda di trasporto pubblico locale di sviluppare un accordo di collaborazione con le Associazioni d’Arma e di Protezione Civile che potrebbero aiutare Atc a far rispettare le norme sul distanziamento sociale soprattutto alle fermate dell’autobus, l’obbligo di utilizzo della mascherina e le regole sulla capienza del bus, cose che evidentemente l’autista da solo non può fare”.
“Sarebbe sicuramente un buon servizio civico che queste associazioni potrebbero rendere alla nostra comunità, associazioni ci teniamo a sottolineare che in questi anni durante tutte le emergenze si sono dimostrate attente e sensibili verso il nostro territorio sempre in prima linea quando c’era da dare una mano, e si potrebbe garantire così maggior sicurezza per gli utenti sui mezzi pubblici senza aggravi di costi eccessivi per l’azienda”, concludono Manucci e Frijia.