Se c'è una cosa che, secondo noi, la pandemia Covid dimostra è che la sovrastruttura dell'Azienda Sanitaria Ligure ( Alisa) non è stata in grado di fronteggiare l'emergenza.
La nostra regione è purtroppo ancora nella fase 1, ai primi posti per tasso di mortalità, di letalità e di perseveranza nella diffusione del contagio, agli ultimi per effettuazione dei tamponi, come evidenziano i dati della Protezione civile.
Il fallimento di Alisa dimostra che l'esportazione in Liguria del modello Lombardia non ha funzionato, come del resto non ha funzionato nella Lombardia stessa. Invece di trarre insegnamenti dalla cattiva gestione dell'epidemia, eliminando la struttura inefficiente di Alisa, riorganizzando le Asl, che cosa propongono Toti e Viale?
La riconferma e la moltiplicazione degli errori di partenza: aumentano di molto i poteri di Alisa, un super contenitore che risponde solo all'Assessorato ed è al di fuori di ogni controllo democratico.
In sostanza l'esecutivo regionale vuole le mani libere sulla sanità alla vigilia della campagna elettorale.
Per farne che cosa?
Per esempio, come ha già dichiarato Toti, per andare avanti nella privatizzazione della sanità.
Per esempio per potere elaborare i dati della pandemia in maniera tale da minimizzare al massimo gli aspetti preoccupanti, sottovalutando ogni pericolo.
Sinistra Italiana Liguria ribadisce che l'esecutivo regionale ha assunto una decisione gravissima, nei confronti della quale deve essere espressa la massima opposizione sia sul terreno giuridico, sia sul terreno politico.
Sinistra Italiana Liguria
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