"La nostra priorità è riaccendere le vetrine spente, per questo ho firmato questa lettera, per fare in modo che l’economia riparta garantendo ai cittadini le misure e gli strumenti necessari per tornare a vivere.
Basta discriminazioni basate sulla categoria merceologica, si alle riaperture basate sulla sicurezza.
Abbiamo chiesto tanti sacrifici ai negozianti, ora dobbiamo sostenere la ripresa. Il ruolo principale lo dovrà fare il governo, garantendo alle attività commerciali risorse a fondo perduto che aiutino i tantissimi negozi che animano le strade della nostra città a riaprire. Servono regole più elastiche sull'occupazione del suolo pubblico e stiamo già lavorando come uffici comunali, ma serve che anche in questo caso lo Stato apra una discussione con gli enti locali.
Non basta il bonus partite Iva, spesso arrivato in ritardo e non sufficiente a coprire le troppe spese, che anche ad attività chiusa le attività devono sostenere.
Bisogna aiutare i negozianti oltre che con riduzioni, posticipazioni e sconti di tasse e imposte anche con le bollette, magari eliminando i costi fissi e ritardando le scadenze, intervenire sugli affitti, i costi di sanificazione e le attrezzature di cui dovranno dotarsi per rispettare le misure di distanziamento sociale".
Lo dichiara l’Assessore Lorenzo Brogi, illustrando il documento di proposte per il supporto e il rilancio delle attività commerciali e artigianali, elaborato insieme a un foltissimo gruppo di colleghi dei Comuni capoluogo di ogni parte d'Italia.
"Il tessuto commerciale e artigianale rappresenta la vita delle nostre città. Hanno da sempre un ruolo cruciale nell’economia cittadine e in questo momento difficile non è solo necessario tutelare le imprese e i lavoratori che sono seriamente a rischio, ma è un obbligo”.
Si tratta di richieste rivolte al Governo per supportare nell'immediato il mondo delle micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell'artigianato, del
turismo, dell'agricoltura, della pesca e dell’ambulantato.
"L'elenco delle richieste - spiega Brogi - è il frutto del lavoro di confronto fra gli assessori comunali alle attività produttive e si basa sull'esigenza di fornire risposte concrete agli operatori, che non potranno arrivare finché non si avranno in tempi brevi certezze sul ristoro da parte del governo delle mancate entrate da tributi locali dovute alla chiusura forzata delle attività.
Diverse anche le proposte di intervento a gestione diretta dei Comuni, fra cui la concessione a titolo gratuito del titolo di occupazione del suolo pubblico per bar e ristoranti e anche negozi in sede fissa come già settimana scorsa avevo annunciato con contestuale ampliamento, nonché strumenti tecnologici di promozione e marketing territoriale.
Ogni comune ovviamente é una realtà a se, in termini di bilancio e risorse ma cercheremo di fare il massimo possibile per aiutare il comparto".
In allegato il documento.