"Regione Liguria - spiega Berrino - ha già passato all'Inps tutto quello che i consulenti per conto delle aziende hanno inviato a tutto il 25 aprile. Ad oggi dobbiamo elaborare solo quanto arrivato dal 26. Lasciamo sempre tre giorni lavorativi per eventuali correzioni, perché sono molti i casi in cui è necessaria una revisione e sappiamo che, una volta fatta la trasmissione all'Inps, non è più possibile alcuna modifica. Le ore a consuntivo di febbraio e marzo sono 1.674.694 e sono relative a 23.976 lavoratori di 11.101 aziende, per un totale di 13.565.021 euro. Ricordo che solo ieri sono arrivate dal Governo le risorse della seconda tranche, e che le domande arrivate coprono già tutto il riparto assegnato alla Liguria, e sappiamo già che non basta, perchè è ampiamente insufficiente rispetto alle esigenze di aziende e lavoratori. La procedura che stiamo seguendo non soltanto non causa ritardi, ma permette di recuperare le ore non rendicontate rispetto a quelle previste all'atto della prima domanda. Se inviassimo il preventivo già chiesto dalle aziende, avremmo già superato i 68 milioni e 200 assegnati dal governo (precisamente 70.341.704 euro, corrispondenti a 15.190 domande, 36.704 lavoratori e 8.684.161 ore) e l’INPS ci avrebbe bloccato la trasmissione delle autorizzazioni".
Per quanto riguarda invece la richiesta dei consiglieri del Pd di sollecitare Abi regionale per l'anticipo della cassa in deroga secondo il protocollo siglato con il Governo, l'assessore Berrino precisa: "Abbiamo già incontrato l'articolazione regionale di Abi due settimane fa. Il lavoratore deve passare all'istituto di credito il codice comunicato dall'Inps per sbloccare il pagamento: se ci sono degli istituti che si rifiutano di attivare la procedura i lavoratori possono comunicarcelo, ma finora all'assessorato non sono arrivate segnalazioni in merito".