ASL5, finalmente, si accorge di aver bisogno di ulteriore personale e cosi decide, con un avviso di mobilita’, di coprire, almeno parzialmente e con soli 10 posti per profilo, questa atavica carenza di infermieri e O.S.S.
Un primo, piccolissimo passo causato, però dall’emergenza Covid19 e non da una presa d’atto di una situazione che era, già da tempo, insostenibile.
Ne prendiamo atto e confermiamo quello che abbiamo già sostenuto anche nelle ultime settimane: è necessario aprire un bando di mobilità regionale che consenta, nei limiti degli organici esistenti, la possibilità per gli operatori di svolgere la propria attività nelle vicinanze del proprio luogo di residenza, anche in funzione di una migliore gestione degli spostamenti.
Ritorniamo a ribadire che, ad oggi, ci sono unità operative che oltre all'elevato stress del turno lavorativo devono aggiungere quello relativo agli spostamenti. Ciò sommato alla pesante contrazione del numero dei convogli ferroviari disponibili in questo periodo di emergenza.
Non è possibile che, per esempio, un medico, un infermiere o un OSS residente alla Spezia e in servizio presso Chiavari smonti il turno alle 21 e non abbia treni per il rientro a casa fino alle 5.30.
Dobbiamo darci da fare per correggere questa situazione inaccettabile.
Questo è l'appello che rivolgiamo ad ASL5: si vari subito una ulteriore mobilità di personale, interna alla Regione, per consentire un completamento degli organici.
I Consiglieri regionali
Francesco Battistini
Italia in comune/Linea Condivisa
Juri Michelucci
Italia Viva