Proprio in prossimità del 25 Aprile, con un post su Facebook, Cenerini ha dichiarato di considerare il Comunismo peggiore del Coronavirus denigrando la lotta di Liberazione seguito poi da commenti idioti dal solito stampo politico tra cui quello di Iacopi che ha ribadito di considerare il Comunismo come una malattia inguaribile.
Certi personaggi imparino a pulirsi la bocca quando parlano di Comunismo e si ricordino che i Comunisti italiani hanno contribuito a ricostruire l'Italia dopo che il fascismo ha prima messo fuori legge i partiti ed i sindacati, istituito il tribunale speciale, ucciso o mandato al confino dissidenti, chiuso giornali e chiuso circoli culturali per poi portare alla rovina morale e materiale il Paese con morti in quasi tutte le famiglie, case ed infrastrutture distrutte e un discredito internazionale fortissimo.
Il movimento Comunista ed operaio italiano, i suoi militanti hanno dato la vita per il nostro Paese, prima nella clandestinità nel periodo del regime fascista poi combattendo nella Resistenza, certo che si, al fianco di socialisti, democristiani, liberali, anarchici, azionisti, repubblicani ma contribuendo in modo fondamentale alla nascita della Repubblica democratica e alla stesura della Carta Costituzionale.
È un dato di fatto che senza i Comunisti non ci sarebbe stata Liberazione!
Pietro Secchia, che della gioventù Comunista, prima, e del Partito Comunista poi fu grande dirigente e animatore della lotta di Liberazione, ricordava pochi anni dopo la Liberazione che il primo modo attraverso il quale si falsifica la storia della Resistenza è la tesi secondo cui essa fu un "movimento spontaneo" al quale parteciparono indistintamente tutte le classi sociali, tutto il popolo o, al contrario, ponendo alla sua testa soltanto alcuni uomini come i protagonisti di tutto. La Resistenza non sorse dal nulla, né da un solo moto spontaneo d'orgoglio, rivalsa e senso di giustizia, che pure ci fu e fu a mano a mano sempre più vasto, ma che solo, nulla avrebbe potuto senza l'organizzazione ed il contributo Comunista.
Nel dopo guerra: nel 1948 dopo l'attentato a Togliatti, nel 1960 con i morti per strada a seguito dei fatti di Genova e negli anni del terrorismo dove pagò un caro prezzo con la morte del Compagno Guido Rossa, il PCI non perse mai il senso di responsabilità rimanendo sempre dalla parte della Democrazia, spendendosi in importanti lotte spesso sfociate in grandi vittorie in termini di diritti e libertà fino al suo tragico scioglimento.
La storia Comunista, purtroppo, continua ad essere diffamata da più parti sotto chiari attacchi revisionisti ma noi Comunisti continuiamo ad esserci e ci saremo, nuovamente protagonisti della rinascita del Paese, dopo che persone come Cenerini e Iacopi l'avranno, come stanno facendo, rigettato nel fango; non solo attraverso certe politiche ma anche attraverso battute prossime alle miserie umane, specchio della natura di chi le pronuncia.
Invece di pensare ai Comunisti e a denigrare 25 Aprile e Festa della Liberazione, i due consiglieri si ricordino del ruolo istituzionale che ricoprono e si preoccupino della loro inadeguatezza portando rispetto a chi chi ha lottato e perso la vita, da Comunista, per dare un futuro migliore ai propri e altrui figli, anteponendo sempre l'interesse generale a quello particolare, l'interesse collettivo a quello soggettivo, l'interesse del popolo a quello di partito.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
FEDERAZIONE DELLA LIGURIA
Federazione della Spezia