“Ciò che noi vorremmo è farci portatori delle preoccupazioni dei nostri concittadini che chiedono trasparenza e chiarezza su cosa è avvenuto ma soprattutto su come ci stiamo organizzando sotto il profilo sanitario sul nostro territorio in funzione della fase 2. Lo diciamo perché ormai non possiamo più pensare di vivere in questo immobilismo, le persone devono riprendere le loro attività lavorative con le corrette procedure, imparando a convivere con questo virus, ma per poterlo fare abbiamo bisogno di sapere che se ognuno di noi incorresse in questa malattia ci siano dei protocolli sanitari da attivare immediatamente. Se fino ad oggi abbiamo navigato a vista causa una condizione anomala, oggi, non possiamo più permettercelo perché abbiamo in parte degli strumenti che in funzione dell’esperienza fatta ci stanno dicendo come muoverci”.
Così dichiarano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Sauro Manucci e Maria Grazia Frijia che continuano: “Lo diciamo perché in una comunità come la nostra il dialogo ed il confronto riteniamo debbano essere una risorsa positiva, non un intralcio al lavoro che si sta portando avanti. Capire dagli errori commessi, che ovunque in Italia sono stati fatti causa straordinaria emergenza di questa situazione, causa impreparazione del Paese dovuta anche alla incapacità di un Governo che ha sottovalutato fin dall’inizio questa pandemia, ci deve servire per capire come gestire il futuro prossimo”.
“Per questo riteniamo corretto - aggiungono i due esponenti di Fratelli d’Italia - che venga attivato un percorso di interlocuzione con i vertici Asl del nostro territorio: qui nessuno ha la sfera di cristallo e tantomeno ci sono premi Nobel, ma persone che cercano di fare il loro meglio, e non lo mettiamo in dubbio, ma che rischiano di sbagliare senza alcun tipo di confronto con chi questo territorio lo conosce profondamente”.
“È correttezza istituzionale e morale dare informazioni alle persone che vorrebbero cercare di capire, nascondersi al confronto per molti significa che si vuole nascondere qualcosa, e questo rischia di inficiare tutto il buon lavoro portato avanti sul nostro territorio frutto di impegno e dedizione. Chiediamo quindi ai vertici Asl di venirci a raccontare cosa è stato fatto e cosa si intende fare, e attivare finalmente un dialogo aperto e sincero con i cittadini spezzini”, concludono Manucci e Frijia.