Gli operatori sanitari si stanno sacrificando da settimane senza alcun supporto da parte della dirigenza Asl.
La gestione dell'epidemia non è stata pensata per tempo e neanche adesso ed è lasciata tutta sulle spalle di medici, infermieri, oss e operatori del soccorso, mettendo in pericolo operatori e cittadini.
Non sono stati procurati i Dispositivi Protezione Individuale per il personale sanitario, non è stato attrezzato un ospedale per i COVID 19, tamponi e test solo in questi giorni sono stati estesi a tutto il personale sanitario e i loro risultati impiegano molti e troppi giorni per arrivare, alcuni addirittura sono andati persi.
È impossibile comprendere dai bollettini diffusi da Alisa ogni giorno, quanti siano i contagiati nel territorio.
Non è dato sapere quanti posti letti siano dedicati al COVID 19 e con quale criterio, dove e come si intenda far fronte alle necessità di nuovi ricoveri.
Nessuno ha chiarito se si stiano allestendo nuovi posti in terapia intensiva e quanti saranno, nè come viene gestito il Falcomatà, a parte il racconto agghiacciante dei parenti dei ricoverati.
I pazienti domiciliati nello loro case non vengono sottoposti a tampone e questo non consente di isolare i contatti diretti.
Il contagio nella nostra provincia pare crescere per i dati che troviamo sul Sole 24 in modo non paragonabile a quello delle altre province.
Vogliamo sapere il perchè di un dato così diverso dal resto della Liguria.
Vogliamo conoscere quali provvedimenti siano presi per assicurare la salute pubblica nel nostro territorio.
Vogliamo capire perchè nessuno dei dirigenti in carica all'Asl spezzino abbia ritenuto di fornire agli amministratori del territorio e ai cittadini informazioni e spiegazioni sulla gestione dell'emergenza.
Gli amministratori di ITALIA VIVA
I coordinatori provinciali Antonella Franciosi e Gianluca Tinfena