"È una situazione che neanche il Manzoni avrebbe potuto immaginare, una situazione che allontana definitivamente il malato dall’assistenza civile ed umana a cui avrebbe diritto.
La foresteria presso l’ex ospedale Falcomata' della Spezia è stata da pochi giorni velocemente attrezzata a ricovero di pazienti dimessi dall’Ospedale Sant’Andrea, pazienti che avrebbero dovuto essere asintomatici anche se ancora positivi, in attesa di negativizzarsi.
Una tenda con delle guardie giurate che vigilano, forse affinché nessuno degli infettati possa allontanarsi, è stata montata nel cortile.
Questa scelta qualcuno di noi aveva già avuto modo di dire da subito all’amministrazione comunale come non fosse assolutamente adeguata alle necessità di una emergenza.
Nella struttura non c'è personale sanitario, ci sono solo alcuni addetti amministrativi nella palazzina adiacente che comunicano con i ricoverati telefonicamente, chiamandoli due volte al giorno.
Attualmente sono presenti 17 ricoverati, ognuno nella sua stanza con bagno. I medici e gli infermieri non sono presenti in struttura, giungono dall'esterno due volte al giorno per visitarli e per somministrare loro quelle poche cure che riescono, poiché quello non è un ospedale attrezzato.
Quindi sia di giorno che di notte i pazienti rimangono chiusi nelle loro stanze, senza alcuna sorveglianza sanitaria attiva.
Il problema nasce dal fatto che queste persone non sempre asintomatiche, come era stato previsto, presentano spesso patologie pregresse ed una sintomatologia residua a volte anche molto pesante caratterizzata da nausea, diarrea, astenia, inappetenza, a volte disturbi genitali, anche vertigini e molti anche una bradicardia di difficile inquadramento.
Un paziente tra quelli ricoverati è deceduto di infarto, un altro è stato nuovamente mandato in ospedale. Inoltre recentemente è stato ricoverato un paziente tetraplegico, assolutamente non autonomo che è in condizioni così severe da necessitare di assistenza continua.
Insomma un vero calvario per i ricoverati in questa struttura, destinata ai degenti in isolamento rigido ma non ancora guariti, perch troppo lontani dall’ospedale civile.
I medici e gli infermieri che giungono dall’esterno mattino e sera, durante la giornata sono protetti da presidi adeguati e come veri eroi si trovano, in numero esiguo, ad affrontare problematiche sanitarie difficili da risolvere non essendo la struttura attrezzata come un ospedale, inoltre la loro presenza saltuaria fa sì che questi ammalati non possano far affidamento su nessun sanitario in caso di emergenza né giorno né notte, il periodo più critico.
La situazione è estremamente seria, la gestione palesemente inadeguata dell'organizzazione sanitaria sta appesantendo ulteriormente la degenza degli sfortunati pazienti .
Chiediamo pertanto al Prefetto, al Sindaco e alla dirigenza Asl di intervenire con urgenza affinché il personale sanitario venga rinforzato e sia garantita una presenza continua e costante, a tutela dei ricoverati e dei sanitari stessi che sono allo stremo".
I consiglieri comunali
Liguori Luigi (Spezia bella forte unita)
Paolo Manfredini (Partito Socialista Italiano)
Federica Pecunia (Italia Viva)
Marco Raffaelli (Partito Democratico)
Lorenzo Forcieri (Avanti Insieme)
Guido Melley (LeAli a Spezia)
Massimo Lombardi (La Spezia bene comune)