Siamo alle solite. Un reparto ad elevata complessità, come la chirurgia del Sant'Andrea della Spezia, è in sofferenza per la pesante carenza di organico.
Sono 27 i posti letto, suddivisi tra chirurgia generale, chirurgia vascolare e chirurgia toracica e tiroidea. Il tasso di occupazione dei letti è pressoché del 100% e spesso i pazienti vengono inseriti, anche in virtù del fatto che qui si fanno interventi in condizioni di emergenza/urgenza, in appoggio in altri reparti, tant'è che ci sarebbe l'esigenza di ampliare la struttura.
In questo scenario gli infermieri che fino a poco tempo fa erano a disposizione della chirurgia erano 18. Da qualche settimana, a seguito di due malattie lunghe e di un trasferimento definitivo ad altra struttura, sono rimasti 15.
I turni erano suddivisi in questo modo: 3 turnisti il mattino, 3 il pomeriggio e 3 la notte. Già pochi così, oggi, con una disponibilità di organico ridotta e senza il benché minimo accenno a una qualsiasi integrazione, assistiamo a turni formati da solo 2 infermieri e con le reperibilità in netto affanno.
È giusto ricordare che: le specialità mediche comprese nel reparto sono 3, ben distinte; i pazienti hanno patologie complesse che spesso richiedono un'assistenza specifica e continuativa, basti pensare agli interventi sulle carotidi; ogni infermiere deve occuparsi, in media, di 8 malati e spesso senza OSS disponibili in corsia.
E questo è un ulteriore nodo da affrontare. Gli OSS in servizio presso la chirurgia sono pochi, del tutto insufficienti. La notte addirittura non è previsto alcun operatore sociosanitario mentre mattino e pomeriggio, su 27 letti, c'è solo 1 OSS in servizio per: pulire e cambiare i pazienti; rifare i letti; aiutare i malati che non riescono in autonomia a mangiare, pettinarsi o muoversi.
Insomma, la chirurgia della Spezia non può reggere a lungo in queste condizioni. Serve personale!
A tal proposito porteremo la questione in Consiglio regionale chiedendo che ci si attivi subito. Il guaio, purtroppo, è che situazioni simili le riscontriamo in molti reparti. Ciò a dimostrazione del fatto che sia necessario un piano assunzionale straordinario e soprattutto ingente.
Ora la priorità, alla quale chiediamo di dar seguito subito, è almeno quella di riportare a 18 l'organico effettivo degli infermieri, in modo che in corsia vi siano sempre 3 unità in servizio, e venga previsto lo svolgimento del turno notturno per gli OSS.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Italia in comune/Linea Condivisa