"Nel 2020, a 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, in Italia c'è ancora da abbattere un muro, quello della divisione tra italiani.
Dedicare una via a Giorgio Almirante non solo perché tra i maggiori protagonisti politici del Parlamento in 50 anni di storia di questo Nazione; sempre leale verso lo Stato e gli avversari e soprattutto segretario dell'unico partito che non ebbe neppur un inquisito per tangenti.
Dedicare una via ad Almirante, oggi, è riconoscere legittimità di esistere alla migliore destra politica: nazionale, popolare, sociale, onesta e fondata su valori della tradizione.
Dedicare una via a Giorgio Almirante vuol dire riconoscere una parte integrante della storia d'Italia e aiuta a tutti a sentirsi di più parte di questa Nazione.
Almirante, giornalista e Uomo di solidissima cultura e una dirittura morale ormai rara. La sua figura stava nell'esempio, nelle finalità che egli si proponeva; uomo di superamento e pacificazione; mai di sconfessione.
Almirante capiva la politica, la quale non è ideale ma Idea, che sono due cose diverse. Seppe inserirsi in mezzo ai titani della guerra fredda. Sopravvivere ad aggressioni di regime virilmente e senza giustificare derive violente. Seppe fondare la destra dei valori, su capisaldi fondamentale oggi dimenticati. Seppe far passare provvedimenti utili al popolo italiano, senza portare all'ammasso, né intelligenza né coscienza.
Avrebbe potuto davvero creare una nuova destra ma non per liquidarla, ma perché fosse anticamera di un'Italia nuova, senza nulla rinnegare.
I tempi rapidi della sua scomparsa non lo hanno permesso. Il Comitato non chiede al Sindaco di scegliere da che parte stare, deve finire questa logica bene contro male, chiediamo al Sindaco e al consiglio comunale un gesto semplice ma di grande portata per la coesione sociale. Viva l'Italia".
Cesare Bruzzi Alieti