"50 milioni di euro: questa la richiesta danni da parte di Pessina. Ecco uno dei risultati della gestione Toti-Peracchini della partita nuovo Ospedale. Qualcuno spieghi al Presidente e Sindaco che sono in gioco i soldi dei cittadini ed il destino del nuovo ospedale".
Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia, che continuano: "Toti è venuto a sbruffoneggiare a Spezia, dicendo quanto è bravo a fare campagna elettorale. Infatti, ogni sua mossa è volta alla demagogia totale, al populismo volto alla ricerca del consenso elettorale. Sul piano del governo è un disastro, ed il caso Felettino è emblematico: due anni per non esprimere un parere sulle varianti di progetto, soldi pubblici sprecati per Ire, rescissione unilaterale del contratto, un piano inadeguato sulla sanità con risorse che non ci sono, adesso la richiesta danni con soldi pubblici a rischio, come è a rischio la nuova gara, proprio a causa del contenzioso. Complimenti!"
Conclundono: "E dopo questo sfacelo Toti e Peracchini hanno anche il coraggio di promettere il nuovo ospedale in 5 anni. Toti spieghi agli spezzini se è vero che a tutt'oggi rispetto al monte finanziario dell'opera - pari a 175 milioni di euro - manchino all'appello circa 40 milioni di euro, tra denari già liquidati a Pessina (circa 10 milioni di euro), importi pagati ad IRE per la direzione lavori di un'opera ferma al palo (circa 2,5 milioni di euro) e somme corrispondenti al controvalore della permuta immobiliare del S. Andrea (circa 26,5 milioni di euro) che non verranno ricompresi nella nuova gara d'appalto. Altro che leasing in costruendo, avete sprecato soldi pubblici ed ora non sapete dove sbattere la testa. Serve uno scatto del territorio, i cittadini devono ribellarsi a questi demagoghi che hanno a cuore solo il loro interesse. Il nuovo Ospedale si deve fare, un Ospedale pubblico, moderno ed efficiente".