“E’ un piano di emergenza studiato dalla Regione Liguria per lavarsi la coscienza a pochi mesi dalla elezioni dopo cinque anni di immobilismo sulla sanità spezzina. Italia Viva sarà presente al presidio sotto al Comune della Spezia e esprimerà la propria posizione anche con i nostri rappresentanti delle istituzioni presenti alla Conferenza dei Sindaci.”
Il coordinatore provinciale di Italia Viva Gianluca Tinfena, chiamato da pochi giorni a guidare il partito a livello provinciale insieme alla coordinatrice Antonella Franciosi, ribadisce il suo punto di vista sull’immediato futuro della sanità spezzina: “Se pensiamo che per colmare la differenza di personale medico e paramedico tra la nostra Asl5 e quella di Imperia, non di certo la prima della Liguria, ci sarebbe bisogno di un piano di 450 assunzioni nei prossimi tre anni. Quello che ci viene proposto come piano straordinario ne prevede 120 dal 2020 al 2024. La fotografia è piuttosto chiara. Il piano di emergenza di fatto non valorizza le strutture presenti del Sant’Andrea della Spezia e del San Bartolomeo di Sarzana ma si limita a fare il minimo indispensabile su interventi a strutture fatiscenti e poco funzionali, molti interventi tra l’altro già programmati e previsti dal piano triennale delle opere dell’Asl presentato nel 2019. Molti medici scelgono di lavorare altrove piuttosto che in una realtà in enorme difficoltà come quella dell’Asl5, gli spezzini per curarsi decidono ogni anno sempre più di fuggire in altre province e il dato emerge chiaro dalle risorse in aumento alla voce relativa alle fughe di pazienti fuori dalla provincia della Spezia. In quest’ottica il tentativo di privatizzare la sanità pubblica imitando il modello lombardo emerge sempre più lampante nelle intenzioni di Toti e Viale. Inoltre sempre in tema di sanità è ferma da due anni la situazione di 158 lavoratori Oss che rischiano il posto di lavoro con il nuovo concorso indetto da Alisa. E’ stato più volte richiesto la costituzione di un tavolo con i sindacati per la clausola di salvaguardia con la finalità di procedere alla creazione della società in house per non far venir meno la certezza del loro posto di lavoro. Tutti appelli inascoltati. La sostanza al di là dei proclami purtroppo è una sola: nostra Asl è quella in assoluto più in crisi di tutta la Liguria. L’ospedale del Felettino resta una chimera e il piano straordinario che sarà presentato ai Comuni della provincia da Toti e dall’assessore Viale si limita a mettere toppe ad un sistema che fa acqua da tutte le parti."
Gianluca Tinfena - Coordinatore Italia Viva Provincia La Spezia