L'esclusione dalla rassegna "Libriamoci 2019" del libro "Fulmine è oltre il ponte", dello spezzino William Domenichini, è al centro di una mozione che verrà discussa nel consiglio comunale di lunedì 3 febbraio. A chiedere spiegazioni sul caso sono i consiglieri Massimo Lombardi, Guido Melley, Roberto Centi, Luigi Liguori, Paolo Manfredini e Federica Pecunia.
Il 2 maggio 2019 il personale della biblioteca civica Beghi propose all'autore del libro la partecipazione alla rassegna "Libriamoci 2019", per la data del 18 ottobre.
La presentazione sarebbe dovuta avvenire con la partecipazione di Giorgio Pagano, copresidente del Comitato unitario della Resistenza. Ma il 3 settembre a Domenichini fu comunicata la scelta dell'amministrazione di escludere dalla rassegna gli autori spezzini. "In altre parole il sindaco della Spezia ha deliberatamente deciso di annullare il lavoro della biblioteca Beghi", scrivono le opposizioni nella mozione.
Il libro al centro del caso è un romanzo storico, basato sulle memorie di un partigiano spezzino, ricostruito con una ricerca storica nella sede dell'Istituto storico della Resistenza spezzina, che ha sede proprio nella biblioteca Beghi.
"Concepire la cultura, ed il suo indirizzo politico, imponendola in barba ad ogni autonomia organizzativa degli uffici comunali e delle loro estensioni (bliblioteche, ecc.) - continuano i gruppi di minoranza - in barba al lavoro che questi uffici hanno fatto è da ritenersi un atteggiamento svilente, soprattutto nei confronti di chi da anni lavora con grande passione e con grandi risultati alla valorizzazione della cultura della nostra città".
Per questo le opposizioni chiedono alla giunta guidata dal sindaco Pierluigi Peracchini di spiegare le ragioni che hanno portato all'esclusione del libro dalla rassegna letteraria.