«Ci sorprendono molto le richieste della consigliera Nobili, in merito alla posizione del sindaco Peracchini per la riunione convocata dal Mise il prossimo 27 gennaio, con Enel e le istituzioni locali riguardo la centrale E. Montale. O Nobili è distratta o è in malafede: dov’era infatti l’esponente del Partito Democratico mentre il sindaco e la maggioranza chiedevano a gran voce, ripetutamente, la dismissione del carbone entro il 2021? Concetto che, ovviamente, verrà ribadito in quella sede, la più opportuna visto che spetta al Ministero dello Sviluppo Economico legiferare sul piano energetico nazionale, come ben dimostra il fatto che sia stato lo stesso ministero a indire questo incontro».
I consiglieri Enzo Ceragioli, Andrea Biagi e Marco Frascatore, del gruppo Cambiamo! con Toti, replicano così alla consigliera dem Dina Nobili. «Sempre nel caso Nobili non se ne fosse accorta, è grazie all’intervento di questa amministrazione che si è arrivati all’importantissimo risultato di aver ottenuto, nero su bianco da Enel, la dismissione del carbone dalla centrale nel 2021, per noi passaggio imprescindibile e ben in anticipo rispetto a quanto previsto per il resto del paese, per il quale la data ultima per la decarbonizzazione è il 2025 – ribadiscono i membri di Cambiamo! – senza questo grande lavoro non si sarebbe avuta la storica presa di posizione dell’azienda, cosa che chi ci ha preceduto e che Nobili rappresenta non è riuscito a fare, nonostante i tanti anni di governo alla Spezia».
«La consigliera del Partito Democratico non sa o continua a ignorare che è il Mise a dover dettare le linee guida per il piano energetico nazionale e il fatto che sia stato l’ente governativo a convocare le istituzioni locali ed Enel lo dimostra appieno, quindi ci auguriamo di non sentire più dire dalle opposizioni che il Comune o la Regione devono fare la loro parte – proseguono – sono Pd, Leu, Movimento 5 Stelle e Italia Viva a dover gestire il piano energetico, forze politiche che Nobili ben conosce e delle quali fa parte». «Basta fare disinformazione, la nostra posizione è chiara, qual è la loro? Noi ci siamo presi le nostre responsabilità, è tempo che il governo giallo-rosso faccia altrettanto».