"RFI deve risolvere le criticità della stazione ferroviaria della Spezia che, per numero di passeggeri, è una delle più importanti d'Italia.
Due sono i nodi critici da affrontare: la vertenza sindacale del comparto pulizie; la sicurezza dei passeggeri in relazione ai lavori in corso.
Il primo deriva dal fatto che da mesi gli operatori della ditta che gestisce l'appalto per le pulizie nello scalo spezzino non percepiscono lo stipendio. Giustamente quei lavoratori hanno incrociato le braccia e ci stanno mettendo sotto gli occhi quanto il loro lavoro quotidiano sia importante. La stazione, infatti, in questi giorni è invasa da rifiuti di ogni genere: carte, cartacce, sigarette. L'inciviltà di alcuni utenti abbinata allo sciopero degli operatori stanno consegnando alla città una infrastruttura sporca e ben oltre il limite della decenza sia sui marciapiedi che nelle sale d'attesa.
È necessario, quindi, aiutare quei lavoratori a ottenere quanto gli è dovuto.
L'altra questione, dal punto di vista dell'utenza è, se possibile, assai più grave. Gran parte del marciapiede sul terzo binario è sottoposto a lavori. Recintato e ben segnalato, sì, ma i treni che vi si fermano aprono comunque le porte anche nel bel mezzo del cantiere. Tutto ciò è estremamente pericoloso!
Ieri, infatti, rientrato da Roma, mi è capitato di scendere da una carrozza in testa al treno. Davanti a me una signora di 83 anni proveniente da Napoli e già esausta per il viaggio. Dietro tanti altri passeggeri che volevano scendere e che come me si sono trovati stretti tra il convoglio e la classica recinzione arancione. Le persone avevano borse, trolley e valige e sotto i loro piedi un muretto dissestato sul quale tenere l'equilibrio per non scivolare sotto il treno.
Non sono stati i migliori 150 metri della mia vita soprattutto nel vedere quella signora davanti a me agitata e impaurita. Tutto ciò è inaccettabile!
Chiederemo, quindi, all'Assessore Giovanni Berrino di intervenire prontamente e chiedere a RFI di interdire alla fermata i marciapiedi che sono oggetto di cantiere. Segnalazione o no lì i convogli non possono fermare e soprattutto non devono aprire le porte.
Ieri sera se quel il treno fosse ripartito o se qualcuno avesse perso l'equilibrio oggi parleremo di un incidente grave se non addirittura di una tragedia".
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Italia in comune/Linea Condivisa