"Il piano sanitario di emergenza recentemente varato dalla giunta regionale è del tutto inadeguato e insufficiente a risolvere i problemi dell'Asl spezzina", lo afferma il Consigliere regionale di Italia Viva Juri Michelucci.
"Intanto - spiega - si indica il 2025 come data di realizzazione del nuovo ospedale del Felettino. Si certifica quindi che si sono buttati via 10 anni senza risultati concreti e, oltretutto, si indica una data molto ottimistica rispetto allo stato attuale del cantiere.
La giunta Toti ha messo seriamente a rischio il nuovo ospedale della Spezia.
Si parla di 452 posti letto totali per acuti nei tre plessi del presidio sono pari al 2,1 × mille abitanti nettamente inferiore al 3 previsto per legge. Ciò significa mobilità esterna in aumento e più ricorso al privato.
Sul San Bartolomeo nessuna novità positiva se non l'istituzione di un reparto a conduzione infermieristica che dovrebbe, nelle loro intenzioni, sopperire all'attuale assenza di integrazione ospedale-territorio di cui tanto ci sarebbe bisogno e su cui la giunta Toti non ha voluto investire in questi 5 anni.
Un modello quello del reparto infermieristico che non produce risultati smaglianti neppure dove è già operativo come a Genova.
Inoltre sono previste soltanto 8 nuove assunzioni di infermieri nel 2020 e 6 nel 2021. È evidente che con questi numeri non si potrà davvero creare un reparto degno del fabbisogno dell'intera Asl".
"E ancora - continua Michelucci - si prevedono 6 milioni di investimenti sul Sant'Andrea.
Investimenti strutturali dovuti per legge (antincendio), mentre tetti, ascensori e sale operatorie erano già previste nello scorso piano quinquennale. Nessun cenno all'antisismica.
Inoltre la situazione di degrado delle parti portanti, delle facciate ritoccate e dei reparti insufficienti non è affrontata.
Si continua cioè ad investire, mettendo troppe che poi tornano buche, su una struttura fatiscente e non più adeguata".
"Sul fronte personale sono previste nuove assunzioni per 12 medici e 8 infermieri nel 2020 e 8 medici e 6 infermieri nel 2021. Poco - commenta il Consigliere di Italia Viva - in confronto al potenziamento dei servizi previsto nel piano, ma soprattutto pochi di fronte alla mancanza di personale che abbiamo denunciato in questi anni.
Prima andrebbe garantito il fabbisogno reale subito. Arrivarci in cinque anni, aumentando poche persone all'anno (sulla carta), con le difficoltà delle procedure concorsuali e i numerosi pensionamenti in arrivo, vorrà dire avere sempre meno gente nei reparti.
Personale che oggi è continuamente sotto pressione per garantire l'efficienza dei servizi ai cittadini spezzini".
Michelucci chiosa: "L'impressione è che si tratti di un nuovo fumo pre elettorale che non risolverà alcun problema, costringendo i cittadini a nuove sequele di disagi e disservizi".