“Giù le mani dagli ITS, gli istituti tecnici superiori che specializzano e occupano i nostri ragazzi!”. L’assessore alla Formazione Ilaria Cavo difende i percorsi post diploma, che in Liguria rappresentano una eccellenza.
“Oggi, in un'intervista al Sole24ore, il neoministro dell'Università Gaetano Manfredi dichiara che la colpa del calo degli iscritti alle Università italiane dipende anche dal fatto che le lauree professionalizzanti ‘non hanno avuto un grande successo e la separazione degli ITS non ha aiutato’ e auspica una maggiore capacità dell'università a intercettare gli studenti dagli istituti tecnici e professionali – precisa l’assessore Cavo -. Tradotto: incanaliamo gli ITS nel sistema universitario così aiutiamo le università a fare iscritti. Niente di più sbagliato”.
“Gli ITS – prosegue Ilaria Cavo - sono percorsi post diploma ‘supertecnici’ che specializzano gli studenti che escono dagli istituti tecnici o dalla formazione professionale proprio perché hanno una matrice diversa, con una prevalenza della pratica sulla teoria, e nascono dalle concrete esigenze delle aziende che, partecipando alle Fondazioni che emanano i corsi, concorrono alla loro programmazione: sono percorsi che creano le professionalità che le aziende cercano, per questo hanno un esito occupazionale medio alto, nella nostra regione, dell'84 per cento. In Liguria abbiamo alcune eccellenze, premiate dal MIUR, con punte di assunzioni anche del 100 per cento come l'Accademia della marina mercantile (che forma ufficiali di macchina e coperta ma anche tutte le professionalità di cui hanno bisogno le compagnie crocieristiche); o come l'ITS genovese delle tecnologie, seguito da quello spezzino sulla cantieristica navale e da quello savonese sull'efficientamento energetico”.
“Questa giunta regionale, credendo fermamente nella validità di questi percorsi, li ha finanziati con oltre 7 milioni di euro – precisa l’assessore - Ci batteremo contro ogni tentativo di snaturarli. Il ministro, piuttosto, si impegni ad aumentare i finanziamenti del MIUR per questi ITS, visto che sono fermi agli importi di sei anni fa".
"Possibile che quando un meccanismo funziona bisogna pensare di modificarlo per far funzionare invece un sistema (quello delle lauree professionalizzanti) che stenta a decollare?” - continua Cavo - Con tutto il sostegno all'università per le politiche di diritto allo studio e di orientamento, la soluzione non può essere quella di smantellare ciò che funziona. Ci auguriamo di avere capito male. Il ministro venga in Liguria a incontrare i responsabili degli ITS e i loro studenti. Saremo lieti di accoglierlo. Toccando con mano il loro entusiasmo e le reali prospettive che hanno, non potrà che cambiare idea”, conclude.