L’assessore alla Sanità Sonia Viale – afferma il Gruppo Pd in Regione Liguria – e la realtà sono ormai due mondi che non si toccano neppure. Le sue affermazioni sono facilmente confutabili. Primo: non è vero che il modello gara per l’assegnazione del trasporto sanitario è stato varato dal centrosinistra, ma al contrario risale alla Giunta Biasotti e quindi al centrodestra. Secondo: se le pubbliche assistenze rappresentate da Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Cipas (Consorzio Italiano Pubbliche Assistenze) e Cri (Croce Rossa Italiana) fossero soddisfatte come da lei dichiarato, non si sarebbero riunite dopo averla incontrata, manifestando preoccupazione e disagio così forti da portarle a dire che la loro gloriosa attività sia a rischio di scomparsa; quindi occorre prendere atto che l’auspicabile e tanto sbandierato percorso condiviso non c’è stato. Terzo: per evitare la gara bastava che la maggioranza che fa capo a Toti e alla Viale accelerasse i tempi e varasse la legge, verso la quale abbiamo sempre offerto tutta la disponibilità a trovare un accordo che componesse la distanza tra le posizioni. Evidentemente la conferma dell’attività fornita dalle pubbliche assistenze esistente, rete capillare di cui i cittadini ben conoscono efficienza e valore, non interessa al centrodestra o peggio, la Viale preferisce disfare con una mano quello che fa con l’altra, dimostrandosi campionessa di contraddizioni. Nel caso della richiesta di referendum sulla legge elettorale, la maggioranza ha impiegato una settimana a portarla in Consiglio, qui sono passati quattro mesi dalle delibera di giunta. Confermiamo il nostro impegno a chiedere la revoca della gara con una mozione da presentare durante il primo Consiglio regionale utile.
Gruppo Pd in Regione Liguria