"Si fanno convenzioni con il privato e poi ci si dimentica di avere dei macchinari e strutture inutilizzate del tutto o ampiamente sottoutilizzate. Un esempio è fornito dal reparto di radiologia dell'Ospedale di Levanto. Al San Nicolò, infatti, il centro radiologico da anni è usato solo dalle 8 alle 14. La diagnostica per immagini, dalle classiche lastre allo screening mammografico, invece di funzionare a pieno regime nell'arco di tutta la giornata sono sfruttate solo a metà.
Come se ciò non bastasse il servizio di ecografia che fino a settembre veniva svolto da una dottoressa è stato sospeso. La maternità di quest'ultima, non sostituita da nessuno, ha decretato la cessazione del servizio mettendo in difficoltà, tra l'altro, anche la refertazione degli esami eseguiti. Oggi, infatti, con la mancanza del medico in loco, le immagini sono inviate al Sant'Andrea della Spezia caricando di ulteriore lavoro i medici del capoluogo.
Le valutazioni, dunque, sono sostanzialmente due. La prima è relativa al fatto che il compito di una ASL efficiente dovrebbe essere quello, ancor prima di spender soldi in convenzioni coi privati, di far funzionare bene e a pieno regime le strutture e i macchinari che ha. La seconda è che oggi una intera comunità, quella della Val di Vara e della riviera di levante, non ha a disposizione una radiologia efficiente ma, sempre più spesso, è messa nella condizione di doversi spostare anche per gli esami di routine più semplici.
Inoltre è necessario non dimenticare che l'ospedale San Nicolò di Levanto è inserito in un tessuto turistico molto vivace. Tutto il bacino delle 5 Terre sul quale affluiscono da marzo a ottobre inoltrato centinaia di turisti afferisce, potenzialmente, a quel presidio ospedaliero. Con i numerosi infortuni che ogni stagione occorrono sulla rete sentieritica delle 5 Terre non ci possiamo proprio permettere continui trasferimenti anche per una banale lastra a un piede. È qui che è necessario investire e qui tenteremo, con una interrogazione in Consiglio regionale, di fare proposte. È necessario tornare a far funzionare le macchine che la ASL ha a pieno carico, l'Assessore Viale si muova!"
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Italia in comune/Linea Condivisa
Sono proprietario di una casa nella val di Vara casa paterna e mi reco appena posso a Chiusola di Sesta Godano ed ogni anno che passa vedo ridursi i servizi per la popolazione senza tener conto che si tratta per lo piu' di persone molto anziane che necessitano di cure maggior. Mia mamma e' morta mel 2015 a 100 anni di eta' e nell'ultimo perioodo della vita prima di ricoverarala al Sacro Cuore di Brugnato veniva assistita al suo domicilio . Piu' volte per cambiare un semplice catetere l'ambulanza della croce rossa di sesta la portava al pronto soccorso del s.Andrea con notevoli disagi per l'ammalata e con un onere non indifferente per la sanita' pubblica. Anche quest'anno a partire dal mese di ottobre la asl ha ridotto l'assistenza agli anziani per carenza di risorse.Poi ci chiediamo perche' questi paesi si spopolano.