In merito alla richiesta di ripristino di una panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, da parte del consigliere comunale di minoranza Guido Melley (LeAli), riportato oggi su un quotidiano locale, l’Amministrazione Peracchini, in particolare l’Assessore alle Pari Opportunità, Giulia Giorgi, dichiara quanto segue:
"Si vuole strumentalizzare politicamente una questione così delicata come la violenza sulle donne con comunicati a orologeria puntati sul 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mentre si è del tutto ignari - o si preferisce far finta di esserlo - delle politiche che l’Amministrazione Peracchini ha tracciato sul tema. Avrei preferito discutere degli investimenti che la nostra Amministrazione ha deciso di mettere in campo per ridare dignità e aiutare a costruire una nuova vita a molte donne che con i loro bambini hanno subito violenza che interrogarci su una panchina. La panchina è un simbolo, importante per tutta la sua valenza, ma se dietro non ci sono politiche e risorse purtroppo diventa soltanto un feticcio. Mai avrei pensato di rispondere ad una simile richiesta sulla quale, tra l’altro, già avevamo pensato di intervenire. Ieri sera, infatti, abbiamo consegnato proprio una panchina rossa allo Stadio Picco per simboleggiare la giornata del 25 novembre, panchina che rimarrà poi a disposizione della città. Durante l’anno sono state inoltre posizionate ben altre due installazioni per simboleggiare la donna nell’ambito del progetto ‘Palla alle donne contro ogni violenza’, ed una è proprio di fronte alla porta del Comune della Spezia. A riprova di quanto tutto questo sia puramente strumentale da parte del consigliere Guido Melley (LeAli) è il fatto che prima ha presentato una interpellanza in merito, poi ha fatto uscire il comunicato e ieri sera, resosi conto che non aveva alcuna sussistenza, ha chiesto che fosse ritirata. Se avesse fatto uscire un comunicato di accompagnamento forse questa mattina si sarebbe risparmiato una brutta figura sul giornale".
