Oggi, durante la seduta regionale congiunta di II e IV Commissione, è stato affrontato il tema delle centrali elettriche liguri site a Genova e La Spezia e del loro futuro alla luce del progetto nazionale di Enel che prevede la chiusura di 23 impianti di produzione elettrica convenzionali (a carbone, olio e gas) e la loro riconversione in progetti che dovranno essere sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
In sede di approfondimento della materia, sono stati ascoltati alcuni dirigenti di Enel che hanno ribadito la volontà di uscita dal carbone della centrale E. Montale della Spezia a partire dal 2021, come già formalizzato al Ministero dello Sviluppo Economico e alle altre istituzioni.
Il Presidente della IV Commissione, Territorio e Ambiente, Giovanni De Paoli, riferisce che Enel prevede la dismissione della centrale entro la data concordata, destinando parte dei 26 ettari totali dell’impianto al progetto per il turbogas, all’incirca dieci ettari, e per i restanti 16 sono previsti impianti di energie rinnovabili, sistemi di accumulo di energia, impianti fotovoltaici, oltre a progetti condivisi con il territorio.
Il costo della riconversione carbone-gas è stimato in circa 500 milioni di Euro, mentre l’occupazione è valutata tra le 30-40 unità, oltre alle ditte esterne impiegate nella manutenzione.
Giovanni De Paoli
Presidente IV Commissione Territorio e Ambiente e Consigliere regionale