La forte adesione allo sciopero è la palese rappresentazione che Atc Esercizio sta attraversando uno dei momenti più delicati della sua esistenza. Ci si avvicina alla scadenza contrattuale e ciò rende non rinviabile la scelta della modalità di affidamento del servizio di trasporto pubblico. Se è vero che il modello scelto è quello dell’in house, occorre costruire un Piano Industriale credibile e di prospettiva. I soci, a partire dai più importanti, La Spezia e Sarzana, devono prevedere nei bilanci ulteriori risorse con cui finanziare i cosiddetti servizi aggiuntivi e il management deve strutturare politiche aziendali in grado di valorizzare al massimo le competenze interne all’azienda stessa.
Stiamo assistendo, invece a un atteggiamento di chiusura dei vertici aziendali senza precedenti, incomprensibile oltreché dannoso. Non è questa la strada per portare a casa risultati positivi, per i cittadini utenti e per i lavoratori. I quali ultimi, come giustamente sostengono i sindacati, vanno coinvolti e resi protagonisti nelle scelte.
Di fronte a questo scenario, spetta alle Amministrazioni comunali per prime richiamare con forza i vertici aziendali a un atteggiamento di maggiore apertura e condivisione delle prospettive future con le forze sindacali.
Su un tema così rilevante per un'area territoriale ampia, Il Coordinamento provinciale del Pd è disponibile, su questa linea, a svolgere sino in fondo il suo ruolo responsabile nelle istituzioni. Se invece dovesse continuare la contrapposizione tra i vertici aziendali e le rappresentanze dei lavoratori, si impegna sin d'ora a far sentire la propria voce in tutte le sedi, sapendo già da ora da quale parte stare: quella dei lavoratori e degli utenti.
Coordinamento Provinciale PD La Spezia