“Il progetto di Piazza del Mercato si inserisce all’interno di un quadro sulle opere pubbliche dell’amministrazione Peracchini che definirei desolante.
Nulla, delle promesse fatte in campagna elettorale, verrà portato a compimento dal Sindaco.
Un piccolo ripasso per dimostrarlo.
Ospedale Felettino: non solo siamo tornati alla casella di partenza, ma con la strada dei ricorsi e delle impugnazioni che verrà presa l’opera rischia di non iniziare più.
Variante Aurelia: li alla casella di partenza, dopo la rescissione del contratto tra Toto e Anas, ci siamo tornati, ma abbiamo una ripartenza così lenta che pare di essere immobili.
L’idea sul tunnel di Monesteroli è stata veramente eccezionale: l’Amministrazione ha fatto studi e consulenze ed è andata a scavare. Insomma, ha speso fior fior di soldi pubblici, per capire alla fine che è meglio non far nulla!
Passerella di Viale Italia con piazza sospesa: 2 anni e mezzo per mettere un progetto - che è totalmente decontestualizzato dal luogo in cui è pensato ed è ancora da modificare - sulla carta, difficilmente nel restante tempo si riuscirà a portarlo a compimento.
Il Miglio Blu: devo ammettere quanto gli spezzini sentissero la necessità di una ciclabile in Viale San Bartolomeo che concludesse contro un muro. Ecco, personalmente spero proprio non veda mai luce una cosa di questo tipo, proprio per la barzelletta che rischia di essere.
Abbiamo un gran bel panorama insomma.
Ma Piazza del Mercato si deve fare.
Bisogna infatti che si dia una risposta finalmente positiva alla categoria.
D’altronde, da quando c’è Peracchini, i commercianti della piazza si sono ritrovati solo l’aumento del COSAP (dai 200 ai 400 euro in più ad attività all’anno).
Inoltre tutta la categoria dei commercianti ha subito l’aumento della tassa sul suolo pubblico, e sta ancora aspettando il piano regolatore, che si cerca di evocare da più di un anno, ma non si sa quale anatema si debba escogitare per farlo apparire.
Finito? No. Il Sindaco, a cui evidentemente i commercianti stanno proprio a cuore, gli regala anche un nuovo centro di grande distribuzione sull’area ex-Sio; che poteva evitare con una Variante al piano, come ha fatto per altri luoghi (Valdellora e Costa di Murlo).
Ecco allora che una nuova Piazza del Mercato diventa un’aspettativa.
Le parole del Sindaco, a inizio mandato, la tratteggiavano come un progetto di grande trasformazione, che doveva nascere da un percorso di ascolto degli operatori, delle associazioni, dei residenti e dei frequentatori.
Abbiamo visto che non si trasforma nulla, e che la partecipazione si è rivelata una grande bluff.
Il progetto finale difatti prende l’insufficienza piena, non tiene minimamente in considerazione le esigenze sollevate e scontenta parecchi (anche alcuni membri della maggioranza stessa). Ma Peracchini e la Giunta vogliono andare dritti per la loro strada.
La scusa che danno in Comune è che con i soldi a disposizione non si può far di meglio. Su questo punto: intanto, se guardiamo alle risposte del questionario date dai partecipanti, di più corrispondenti ad esse, rispetto alla piazza che Peracchini vuol fare, ci sono altri progetti, che si è cercato di non far emergere all’inizio (alla faccia della trasparenza!) ma che poi sono spuntati pubblicamente per mano di altri.
Ma, oltre a questo, vorrei far notare che i soldi stanziati dalla Regione per Piazza del Mercato non li ha chiesti Strina. Li ha chiesti Peracchini stesso, insieme a tante altre somme che, però, vanno a finanziare opere sparse sul territorio e su cui sfido uno spezzino ad ammettermi che ne sentisse il bisogno. Sono appunto il Miglio Blu, la passerella con la piazza sospesa ed altri.
Non ci hanno messo sopra degli spiccioli! Ci sono impegnati milioni, che se si fossero concentrati su un’opera sola come Piazza del Mercato, insieme a quelli oggi disponibili avrebbero consentito di raddoppiare i 4 milioni. Si sarebbe potuto così pensare più in grande e potenziare l’intervento. Trasformare veramente Piazza del Mercato, dandole anche nuove funzioni, con un progetto fortemente rivoluzionario. E prevedere non solo parcheggi in sua prossimità, ma anche strutture sotterranee in zone come ad esempio Piazza Beverini (così da creare altri stalli per il centro città e restituire, volendo, altri spazi totalmente pedonali).
Lo ammettano: è mancato il coraggio fin dall’inizio. Non hanno saputo cogliere una grande possibilità.
Perché sulla piazza del mercato di domani si può veramente costruire tanto in termini di idee.
Io una affascinante la ho: quella di un polo dei nostri prodotti. Dove non esista solo la vendita, ma anche la possibilità di trovare cibi da consumare sul posto.
Mi spingo anche più in là: immagino uno spazio da utilizzare per gli eventi del settore, come ad esempio gli show cooking. Oppure per organizzare, durante i mesi estivi, tornei di sfide tra i nostri ristoranti per il “piatto dell’anno”, o tra gli operatori della piazza sul “miglior prodotto venduto”.
Sarebbe una gran pubblicità per le attività e per la città. Si potrebbe costruire un brand per attrarre ancora più turismo.
Insomma, ci sono gli spunti per cambiare e migliorare davvero.
Ma alcune volte per cambiare occorre osare. Sicuramente, intorno al progetto scelto, non solo manca intraprendenza, ma si è creato forte malcontento.
Abbiamo fatto notare in tempi non sospetti che occorre ascoltare veramente chi sta protestando e ripensare tutto, richiedendo un ulteriore fase di ascolto da compiere in commissione.
Ho notato che anche dalla Maggioranza oggi qualcuno si fa sentire, anche se i buoi sembrano essere scappati dal recinto.
Ancora una volta: fermatevi! Non c’è urgenza.
È consentito all’amministrazione restituire i finanziamenti della Regione. E, visto il medesimo colore politico tra gli enti, ci si può anche accordare che il prossimo anno vengano restituite le stesse cifre, più altre ancora. Per potenziare l’intervento e farlo diventare un investimento della città. Quello che gli spezzini e gli operatori commerciali si meritano.”